Parto con taglio cesareo: quando è davvero necessario?
Il parto cesareo, dopo un periodo in cui è stato usato frequentemente e in maniera indiscriminata, oggi viene effettuato in modo più ponderato, trattandosi comunque di un'operazione a tutti gli effetti
Cos'è il parto cesareo
Il parto tramite taglio cesareo, che rappresenta quasi il 40% del totale dei parti in Italia, consiste in una piccola operazione della durata di circa venti minuti, in cui si pratica un taglio addominale attraverso il quale viene fatto uscire il feto. Il parto cesareo può essere d'urgenza (cioè non preventivato) o programmato. Grazie a un progressivo miglioramento delle tecniche chirurgiche, questo intervento è diventato molto meno invasivo di prima, tant'è che sempre più donne ricorrono a una anestesia epidurale o subaracnoidea piuttosto che a quella generale, potendo, di conseguenza, assistere 'vigili' al parto. Si tratta tuttavia di un'operazione a tutti gli effetti, anche se normalmente presenta un breve decorso post-operatorio che nella maggior parte dei casi non è accompagnato da problematiche che impediscano l'inizio dell'allattamento al seno.
Quando ricorrere al parto cesareo: rischi e benefici
Il parto cesareo secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità 'dovrebbe' rendersi necessario solamente nei casi in cui un parto per via vaginale è impossibile o sconsigliabile a causa di rischi che la madre o il bambino dovrebbero affrontare. Perciò il taglio cesareo è consigliabile in presenza di problemi fetali (ad esempio nel caso di distacco intempestivo di placenta oppure feto podalico), o problemi materni di tipo patologico (gestosi, diabete e preeclampsia) o strutturale (bacino piccolo). Sempre secondo l'OMS è errato invece ricorrere al taglio cesareo solo perché lo si è fatto nella precedente gravidanza, visto la relativamente bassa incidenza della rottura dell'utero, nella zona cicatriziale a causa delle contrazione del parto naturale. Uno dei motivi dell'aumento esponenziale dei parti cesarei è rappresentato dall'età sempre più avanzata delle future madri, che porta all'aumento dei problemi nella gravidanza. Molti genitori, inoltre, vedono nel cesareo un modo per ridurre le varie possibili complicazioni di un parto spontaneo vaginale, cosa invece assolutamente errata, infatti studi scientifici hanno evidenziato che questa pratica chirurgica, ha innanzitutto portato ad un aumento nella frequenza di malattie nelle neo mamme. Anche per quanto riguarda la salute del bambino, il cesareo non ha sempre un effetto positivo, anzi, sempre secondo gli studi compiuti, il ricorso al parto chirurgico nel caso di bambini in posizione cefalica, porta ad un aumento dei tempi di ospedalizzazione e soprattutto ad un aumento della mortalità.