Pentole in rame: caratteristiche e consigli per l'acquisto
Il calore del rame accarezza i cibi, non li altera conservandone intatti profumi e sapori. Le pentole di rame sono le uniche a garantire una cottura uniforme. Ma il loro costo proibitivo le rende ancora oggi un incontro che di rado avviene nelle cucine italiane.
Consigli per gli acquisti
I grandi chef le considerano le "Ferrari" del pentolame. Ma per il loro costo non sono alla portata di tutti. Le pentole di rame sono belle esteticamente, versatili e pregiate. Particolarmente adatte alla preparazione di cibi che richiedono una lunga cottura, si prestano ugualmente bene alla pasticceria. Esigono una mano esperta per uniformare il grado di calore, ma permettono un notevole risparmio energetico. Il rame, infatti, è il miglior conduttore di calore (392 W/m°C) e quindi consuma meno energia. Il cibo va cucinato a fiamma bassa. Chi le ha acquistate (o i fortunati ai quali sono state regalate) sostiene che il rame in cucina rende i cibi davvero squisiti. Tra i pezzi più venduti i classici paioli in rame per la polenta e la teglia in rame per preparare pizza e focaccia. Ma diffidate da pentole troppo leggere: non sono di buona qualità. Tra le più richieste figurano le pentole dell'azienda bergamasca Baldassare Agnelli, che produce pezzi in rame liscio manicato o stagnato a mano e rame martellato. Rame lavorato a mano, invece, quello della Rinomata Rameria Mazzetti di Montepulciano: le casseruole partono da 85 euro, i tegami da 135 e le padelle da 220. In catalogo persino scaldavivande e fornelli da tavolo rigorosamente in rame.
Come pulirle e farle durare a lungo
Spesso, a spaventare le donne che si accingono ad acquistare questo tipo di pentole non è soltanto il costo ma anche la pulizia del rame. Invece basta seguire poche, semplici (ed economiche) regole per veder sempre brillare le proprie pentole. Pulire il rame non è un'impresa titanica: l'interno può essere lavato con un qualsiasi detersivo in commercio, l'esterno -che col tempo tende ad annerirsi- può essere strofinato con una pasta composta da aceto e sale oppure con il limone che lo renderà lucidissimo. Qualcuno utilizza persino la buccia dei kiwi, ma in commercio esistono comunque diversi lucidanti appositamente creati per il rame. L'importante è ricordarsi di utilizzare sempre utensili in legno per non graffiarle e tenere la fiamma bassa.