Quando Juve - Inter valeva lo scudetto: la stagione 1997/98

Juventus-Inter è da molti anni ormai una delle partite di cartello del massimo campionato di calcio del nostro paese, la Serie A. La rivalità tra le due compagini e tra le due tifoserie è ormai storica ed ha radici antiche, ed il "Derby d'Italia" o "Derby Italiano", come viene chiamata la partita tra Inter e Juve, è atteso ogni anno come un evento da entrambe le tifoserie. Mai però si è arrivati al livello raggiunto nel 1997/98, l'anno dei veleni tra i due team.

La stagione 1997/98

La stagione 1997/1998 si preannunciava fin dall'inizio interessante, con la Juventus che mirava a riconfermare lo Scudetto conquistato nella precedente annata, e l'Inter, reduce dal terzo posto del 1996/1997 dietro al sorprendente Parma che, con l'acquisto dell'asso brasiliano Ronaldo, cercava in tutti i modi di riappropriarsi di quel titolo che mancava da ormai nove lunghissimi anni dalla Milano nerazzurra.
Il campionato partì subito con i nerazzurri in testa a tentare la fuga e con i bianconeri a stretto contatto ma costantemente dietro. L'Inter, guidata da campioni quali Ronaldo, Djorkaeff, Recoba e Zanetti, rimase in testa da sola fino alla 16.a giornata, turno nel quale subì un'inattesa sconfitta casalinga per 1-0 ad opera del modesto Bari, cosa che permise alla Juventus di agganciare i rivali nerazzurri e di superarli nel turno successivo, complice lo stop dei lombardi, fermati sull'1-1 al Castellani di Empoli.
A questo punto la Juventus prese il comando della classifica e si arrivò così al 26 aprile 1998, 14.a giornata di ritorno, gara Juventus-Inter allo Stadio Delle Alpi di Torino.

Juventus-Inter, la gara decisiva

All'appuntamento decisivo le due squadre arrivarono con umori opposti: la Juve, prima in classifica, reduce da una preziosa vittoria sull'Empoli in trasferta per 1-0, scaturita grazie ad un "gol fantasma" che aveva suscitato non poche polemiche, arrivava da un periodo non felice, caratterizzato da molti pareggi, mentre l'Inter, reduce da un secco 2-0 sull'Udinese, si era fatta sotto a solo un punto dai bianconeri, ma era rabbiosa per i numerosi episodi arbitrali a favore dei rivali bianconeri.
La gara del 26 aprile si concluse con un 1-0 per i padroni di casa bianconeri, e fu decisa dalla rete di Alessandro Del Piero, la quale di fatto consegnò il titolo alla Juventus.
Quella partita però passò agli annali non tanto per il gol di Del Piero, ma per lo "scandalo Ceccarini", dal nome del direttore di gara di quel giorno. L'arbitro livornese, infatti, negò un chiarissimo rigore all'Inter per fallo netto di Iuliano su Ronaldo, suscitando le ire degli interisti, i quali minacciarono addirittura di ritirare la squadra dal campionato. Nulla però cambiò, e la Juventus si fregiò così del titolo di Campione d'Italia.