San Matteo: storia del santo

San Matteo Apostolo ed evangelista, la cui festa ricorre il 21 Settembre. Storia del Santo che da esattore delle tasse segue la parola di Gesù Cristo privandosi di ogni bene terreno.

La vita di San Matteo

San Matteo patrono di molti comuni italiani, come Cannara, Mirano, Molinella, Nichelino ecc., è il Santo patrono della Guardia di Finanza, dei banchieri, dei ragionieri e degli esattori.
San Matteo che dall'etimologia ebraica vuol dire dono di Dio, nasce e vive nel villagio di Cafarnao in Gallilea dove svolge il mestiere di pubblicano cioè esattore delle tasse.
Questa non era una professione molto amata dal popolo, in quanto già stremato dall'occupazione romana, è stanco di dover loro finanziare l'impero.
Matteo conosce Gesù, quando Egli passò da Cafarnao e dopo aver guarito un paralitico gli dice semplicemente: Seguimi.
Così Matteo lascia tutto ciò che faceva parte della sua vita: la sua professione, la sua posizione sociale e liberatosi di tutti i suoi beni materiali e terreni segue Gesù con entusiasmo.
Gesù lo sceglie come membro del gruppo dei dodici apostoli, così Matteo inizia la sua vita di fede, di preghiera e di completa obbedienza a Dio.
Pochissime altre sono le notizie sulla vita del Santo, ma un importante testimonianza è lasciata dal Suo vangelo.

San Matteo Evangelista

Dopo la Pentecoste, cioè dopo la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, San Matteo scrive il suo vangelo, in Palestina tra gli anno 40 e 50 dc.
Scritto soprattutto per dimostrare che Gesù è il Messia, è a tutt'oggi il vangelo più letto, più commentato ed è una presenza fissa all'interno della Chiesa che propone molti brani contenuti in esso all'interno della liturgia e della catechesi.
L'intenzione di San Matteo durante la stesura del suo vangelo, era rivolta soprattutto agli ebrei che si erano convertiti al cristianesimo, per supplire dopo la sua morte alla sua assenza, per questo motivo cerca di racchiudere in questa opera molti elementi per rispondere alle esigenze di questo popolo.
Ecco perchè all'interno del vangelo di Matteo cè una vasta presenza e ricchezza di rimandi all'Antico Testamento mettendolo in relazione alla venuta del Messia.
Secondo alcuni scritti San Matteo morì in Etiopia di morte naturale e le sue reliquie subirono nel corso dei secoli molte traslazioni.
Giunte in Lucania attorno al V secolo, furono rinvenute circa quattro secoli dopo nella città di Parmaneide e portate stabilmente a Casal Velino (provincia di Salerno) nella chiesa di San Matteo dove si trovano ancora oggi.