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Saw, recensione del film

"Saw–L’enigmista" è un thriller/horror campione d’incassi girato negli Stati Uniti d’America nel 2004 con la regia di James Wan.

La trama

Due uomini (Adam Faulkner e Lawrence Gordon) si ritrovano incatenati ai lati opposti di un bagno e non si ricordano come siano arrivati in quella stanza. Al centro della stanza un uomo giace immobile steso su una pozza di sangue, apparentemente senza vita. Il terzo personaggio tiene tra le mani una pistola e una cassetta contenente due registrazioni. L’audio delle cassette mette a confronto i due personaggi ai quali una voce anonima propone una scelta: l’agonia o la salvezza. Dopo una continua ricerca, Gordon trova una busta contenente due seghe. Ben presto capirà che gli attrezzi non sono stati lasciati lì per tagliare le catene, ma che l’autore di questa strana opera chiede l’amputazione di un piede in cambio della libertà. L’autore dello strano gesto è Jigsaw, riabilitatore malato di cancro che ha deciso di dedicare la propria vita rapendo delle persone e ponendole di fronte a scelte nelle quali la libertà esige il pagamento di un prezzo molto caro. Mentre i due malcapitati cercano una via d’uscita, ai detectivi David Trapp e Steven Sing spetta il compito di raccogliere indizi negli altri luoghi dove il misterioso Jigsaw ha colpito lasciando vittime col suo perverso gioco.

Recensione del film

Saw è il primo capitolo della sorprendente saga terminata nel 2010 con la settima riproduzione (Saw 3D). L’enigmista è stato diretto da James Wang e scritto con il soggetto di Leigh Whannell, stravolgendo l’idea del thriller/horror sviluppata fino a quel momento dal cinema americano.
Jigsaw, malato incurabile di cancro, è destinato alla morte e non ha modo per curare la sua malattia; non ha una seconda possibilità di salvezza. Decide così di offrire questa seconda possibilità a coloro che vivono la vita con disprezzo, senza apprezzarne il vero senso e le cose belle che questa può offrire. Pedina e rapisce delle persone indegne e le sottopone a dure prove dove la vita ha un caro prezzo (spesso la vittima è costretta a perdere una parte del corpo o a subire un handicap permanente in cambio della libertà).
La saga di Saw ha colpito la critica internazionale poiché i registi che si sono succeduti nella produzione della sceneggiatura sono riusciti a elaborare e a rivisitare un copione contorto e ricco di colpi di scena con un’abilità tale da mantenere sempre interessante e coinvolgente ogni film proiettato in sala.
Gran merito di quest’opera cinematografica spetta agli ideatori di Saw I, i quali hanno dato vita al capolavoro che resterà per sempre l’emblema del film thriller.

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