Shirin Ebadi: biografia e opere della pacifista iraniana
Di seguito la storia della prima donna iraniana ad aver ottenuto il riconoscimento del premio Nobel per la sua forza d'animo e il suo agire.
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Biografia
Shirin Ebadi nasce a Hamadan il 21 giugno del 1947 da una famiglia di origine persiana. Il padre, Mohammad Ebadi, docente di diritto commerciale, trasmette alla figlia la passione per la giurisprudenza. Lei infatti, nel 1965, si iscrive all'università di Teheran e, dopo la laurea, partecipa a diversi concorsi per ottenere la carica di magistrato. Nel 1971, consegue il dottorato in diritto privato che le consente di entrare a far parte del tribunale di Teheran in veste di presidente. Con la Rivoluzione Islamica del 1979 non le fu permesso di continuare con la sua carriera e fu dunque costretta ad abbandonare ogni carica ottenuta. In seguito alle proteste avanzate da lei e altri giudici femminili, le fu riconosciuta la carica di collaborazione come "esperto della legge". Tuttavia, in questi anni di inattività, si ritrovò a pubblicare libri e articoli fino a quando, nel 1992, ottenne l'autorizzazione alla professione di avvocato, riuscendo persino ad aprire uno studio. Solitamente, si occupa di casi riguardanti i dissidenti in conflitto con il sistema giudiziario iraniano e molto spesso prende parti contro membri dei servizi segreti iraniani. Essendo una donna votata alla pace e combattiva, nel 2000 proiettò in piazza un video in cui un militante del gruppo di fondamentalisti islamici confessava ciò che aveva fatto e l'essere stato ingaggiato dal governo islamico. Shirin Ebadi, accusata di aver disturbato la quiete pubblica, fu condannata alla sospensione della sua carica di avvocato per cinque anni.
Il 10 ottobre del 2003 ottenne il premio Nobel per la Pace per il coraggio dimostrato, per il suo dedicarsi ai diritti umani, soprattutto a quelli delle donne e dei bambini.
Nonostante non ci siano le prove, nel novembre del 2009 la polizia di Teheran fece irruzione in casa di Ebadi per sottrarle il Nobel mentre la pacifista era sfuggita a un mandato di arresto per evasione fiscale. La donna affermerà, in seguito alla notizia, di essere pronta a tutto e che nulla la spaventa più.
Opere
Shirin Ebadi, nel suo periodo di poca attività in campo giuridico durante la Rivoluzione Islamica, scrisse molti libri riguardanti i suoi pensieri. In Italia ne furono tradotti solo due: "Il mio Iran. Una vita di rivoluzione e speranza" e "La gabbia d'oro. Tre fratelli nell'incubo della rivoluzione iraniana". In queste opere Ebadi affronta le problematiche della sua nazione sotto diversi punti di vista. Espone i propri pensieri dal punto di vista politico, religioso e soprattutto in merito all'uguaglianza davvero poco presente.