Sicurezza sul lavoro, brevi note sulle normative di riferimento
Nell'articolo si esamina la normativa vigente sulla sicurezza sul lavoro con particolare attenzione al Dlgs 626/94 e al TUSL del 2008
Dalla legge 626/94 al TUSL
La normativa sulla sicurezza sul lavoro è di competenza esclusiva delle Regioni, tuttavia le leggi emanate non devono essere in opposizione al Decreto legislativo n°81 del 9 aprile del 2008 che racchiude il Testo Unico in materia di di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (abbreviato spesso con la sigla TULS).
Il Decreto legislativo è diviso in 306 articoli nei quali dapprima si individuano i soggetti responsabili, poi si descrivono le misure gestionali e gli adeguamenti tecnici che permettono di ridurre i rischi lavorativi, infine vi sono 56 allegati riguardanti le prescrizioni tecniche delle norme emanate dal dopoguerra ad oggi.
All'interno del TUSL è stata inglobata la legge 626 sulla sicurezza (decreto legislativo emanato nel 1994 in cui si regolamentava la sicurezza sui luoghi di lavoro) e la 494 (decreto legislativo emanato nel 1996 che obbligava le aziende e i datori di lavoro a gestire il miglioramento lavorativo attraverso l'informazione e la formazione di personale specifico).
Le innovazioni introdotte dal DLgs 626 e dal TUSL
Dopo l'ingresso in Europa, si è sentita più forte l'esigenza di rinnovare la normativa sulla sicurezza in azienda e nei posti di lavoro attraverso leggi che avessero come fine la tutela della salute e dettassero chiare regole sull'igiene del lavoro. Le leggi precedenti infatti risalivano agli anni '30-'40 e, pur essendo molto corpose, erano farraginose e non sono riuscite ad evitare molteplici infortuni.
Con il DLgs 626/94 viene introdotto il Documento di Valutazione del Rischio (DVR): un documento in cui il datore di lavoro è obbligato a riportare i possibili rischi che possono verificarsi nei vari ambienti lavorativi e le misure di prevenzione e protezione che intende attuare per evitarli. Vengono inoltre introdotte le figure di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (che si identifica nel datore di lavoro, responsabile della sicurezza dei propri lavoratori e perciò partecipe in prima persona a migliorare le loro condizioni di lavoro in relazione a igiene e sicurezza), il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (individuato nell'articolo 18, che deve essere eletto tra i lavoratori e deve essere sempre consultato dal RSPP in materia di valutazione dei rischi).
Con il TUSL si è voluto armonizzare tutta la normativa precedente (infatti dopo i due decreti legislativi del 1994 e del 1996 ogni anno sono stati emanati nuovi decreti di adeguamento), estendere il DLgs a tutti i settori lavorativi ed anche ai lavoratori autonomi ed indipendenti, regolamentare un sistema adeguato di sanzioni, obbligare i lavoratori ad indossare un tesserino di riconoscimento, rafforzare gli organici degli ispettori del lavoro.