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Ss Cosma e Damiano: storia e ricorrenze

Due Santi sui quali purtroppo la documentazione storica è molto scarsa ma la cui opera in terra è testimoniata dal gran numero di fedeli e di seguaci.

La storia e la leggenda

Vissuti nel II° secolo dopo Cristo, Arabi d’origine, i due fratelli gemelli Cosma e Damiano sono pervenuti allo status di Santi sia per la vita dedicata, in qualità di medici, ad alleviare le altrui sofferenze gratuitamente (regola dalla quale sono una volta, pare, abbiano derogato, ricevendo in cambio tre uova), sia per il martirio subito in quanto aderenti alla fede cristiana e perseguitati durante il regno di Diocleziano. Svolsero la loro opera in quel territorio oggi identificabile come Medio Oriente, tra Siria, Libano e Turchia. Ciò, in virtù della distribuzione delle popolazioni di allora, ha fatto sì che vengano ricordati sia dalla tradizione asiatica che da quella araba e, ovviamente, romana. I loro interventi divennero sempre più spesso popolari e la così il passaparola, unico strumento mediatico al tempo, fece sì che venissero narrati come miracolosi, accrescendo non solo la loro popolarità e la richiesta della loro opera, ma ponendoli all’attenzione delle autorità romane che, in quel periodo, sotto Diocleziano, operavano atroci persecuzioni contro i cristiani. Così fu anche per loro che nel 303 vennero sottoposti a supplizio (sulla cui miracolosa inefficacia la tradizione ci riporta notizia di una sorta di protezione divina) e poi alla decapitazione.

Il culto e le ricorrenze

Il culto relativo alla loro santità iniziò praticamente subito dopo la loro morte e di ciò vi è testimonianza nei libri liturgici greco-ortodossi. Nei secoli successivi le loro reliquie non solo vennero suddivise fra le chiese dei territori circostanti, compresa Gerusalemme ma, alcuni reperti iniziarono a compiere un pellegrinaggio in tutta Europa al fine di poter essere onorati da quanti erano divenuti a loro devoti. A Roma stessa il Papa fece costruire una basilica a loro intitolata nel Foro della Pace. Tra il ‘400 ed il ‘500 le loro reliquie oramai erano distribuite in chiese e basiliche di Spagna, Germania e Italia.
Oggi la Chiesa Cattolica celebra la loro memoria il 26 di settembre, mentre la Chiesa Ortodossa il 1° luglio, il 17 ottobre ed il 1° novembre. In molti paesi in Italia, specie dove sono presenti chiese a loro dedicate e dove vi è la presenza di reliquie, come ad esempio a Bitonto, in Puglia, vengono tenute complesse celebrazioni con processioni, fiaccolate e cerimonie. Inoltre la ricorrenza viene inserita nel contesto della celebrazione dei Santi Anargìri. L’appellativo Anargìri (dal greco antico anargyroi che significa povero) era infatti dato a coloro, come i Santi Cosma e Damiano che offrivano il loro servizio senza ricompensa.

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