Storia del Comune di Palermo

Notizie essenziali sulla città di Palermo dagli albori ai giorni nostri.

Storia antica

Nel 734 a.C. i Fenici, provenienti dal nord della antica Canaan, costruirono un piccolo insediamento nel porto naturale di Palermo chiamandolo "Ziz." Successivamente, durante la guerra di Pirro nel 276 divenne una colonia greca, ma un tale status durò poco poiché durante la prima guerra punica passò sotto il dominio di Roma. Nel 904 dopo una cruenta resistenza la Sicilia venne conquistata dagli arabi e divenne un emirato, i nuovi governanti permisero ai nativi di professare la propria religione a patto che pagassero una tassa.
Il dominio musulmano durò per quasi 250 anni, in questo periodo Palermo fu la capitale di una fiorente civiltà islamica in Sicilia, infatti nel 1050, la popolazione arrivò sino a 350.000 persone, rendendola una delle più grandi città d'Europa. Dopo alcuni scontri dinastici però, si ebbe la riconquista cristiana nel 1072, da parte della famiglia Altavilla. Questo portò alla creazione del Regno di Sicilia, con Palermo come capitale, in questi anni divenne uno dei più ricchi Paesi europei, al pari con il Regno d'Inghilterra. Nel 1194, cadde sotto il controllo del Sacro Romano Impero e Palermo divenne la città preferita dell'imperatore Federico II.

Storia moderna

Dopo il trattato di Utrecht del 1713, la Sicilia venne consegnato ai Savoia, ma dal 1734 fu di nuovo in mano ai Borbone, infatti, Carlo III scelse Palermo per la sua incoronazione, anche se la città rimase satellitare rispetto a Napoli, ove aveva dimora la corte reale. Il 27 maggio 1860 Palermo venne conquistata da Giuseppe Garibaldi e i suoi mille uomini, successivamente, tramite plebiscito la Sicilia tutta venne annessa al nuovo Regno d'Italia. Durante la seconda guerra mondiale, la città, assiste all'avanzata degli Alleati, il porto e i quartieri circostanti furono pesantemente danneggiati dai bombardamenti. Nel 1946 il comune di Palermo venne dichiarato sede del Parlamento regionale, e alla regione fu concesso uno Statuto Speciale. Lo stato italiano ha dovuto nel tempo fronteggiare una continua lotta contro le famiglie malavitose della zona, impiegando a tal scopo ingenti mezzi e risorse, anche umane.
Molti funzionari pubblici hanno perso la vita nella lotta contro le organizzazioni criminali di stampo mafioso tra cui ricordiamo Carlo Alberto Dalla Chiesa, il presidente della regione Piersanti Mattarella, padre Pino Puglisi, e i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.