Storia della Pay-TV in Italia
Inaugurata nei primi anni Novanta con Tele+, la Pay tv italiana, sin da allora, ha continuato progressivamente a diffondersi sul territorio fino all’attuale egemonia di Sky TV e Mediaset Premium. Ma vediamo, più in dettaglio, come nasce la Pay tv e, nello specifico, la situazione del panorama italiano.
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Pay TV
Pay TV si traduce letteralmente in televisione a pagamento ma, nell’uso comune, la locuzione viene utilizzata anche per indicare un canale televisivo, una piattaforma televisiva o l’azienda che fornisce il servizio TV, ovviamente a pagamento. Nato in Inghilterra negli anni Sessanta del secolo scorso, il sistema della pay TV inizia a svilupparsi anche nel resto dell’Europa soprattutto negli anni Ottanta. In questi primi anni non esisteva il sistema satellitare e la diffusione dei programmi avveniva via cavo e tramite un solo canale. Successivamente, con lo sviluppo del sistema satellitare e, in anni più recenti, di quello digitale, il “via cavo” è andato in disuso, sostituito da un sistema più efficiente che consente una trasmissione a più larga diffusione e con un numero maggiore di frequenze possibili.
In Italia
Per quanto riguarda l’Italia, il sistema della Pay TV nasce nel 1991 con TELE+, gestita dalla società Telepiù S.p.A. che è stata anche la prima piattaforma televisiva commerciale ad offrire partite di calcio in diretta del campionato Serie A e Serie B a pagamento. Inizialmente le trasmissioni vengono trasmesse in tre canali in chiaro, Tele+1 (cinema), Tele+2 (Sport) e Tele+3 (cultura ed intrattenimento). Successivamente viene lanciato il servizio a pagamento che richiede, insieme alla sottoscrizione di un abbonamento, un decoder. Col passaggio dall’analogico al satellitare, anche TELE+ ha cominciato a trasmettere via satellite.
L’altro grande passo della pay tv italiana è rappresentato dalla nascita di Sky TV che, acquisendo Tele+ e Stream TV, altro canale satellitare nato dopo Tele+, dal 2003, ha monopolizzato il mercato televisivo.
Nel 2005 nasce il digitale terrestre e la conseguenze trasmissione dei programmi televisivi sottoforma di dati in digitale. La programmazione televisiva oscilla tra canali free, gratuiti e ricevibili con un decoder apposito, a canali a pagamento. In questo nuovo panorama si inserisce Mediaset con Mediaset Premium con un servizio di tipo pay per view che non comporta la sottoscrizione a nessun abbonamento ma la scelta, da parte dell’utente, di comprare solo un programma o un pacchetto di programmi. Insieme a Mediaset Premium, si è sviluppata, con una diffusione meno capillare, Alice Home TV (fornita da Telecom Italia media), Infostrada TV e Fastweb TV anche se, Sky TV e Mediaset Premium detengono un ruolo dominante nel mondo della Pay TV.