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Storia della letteratura francese

La storia della letteratura è la storia di un paese, di un popolo, delle sue gesta, delle sue meschinità.

Incipit

La letteratura francese trae origine da quelle lingue parlate che venivano chiamate “romanze”. Due in particolare si affermarono, la “lingua d’oc”, nel sud del paese e la “lingua d’oïl” nel nord; esse rappresentarono la nascita del volgare, agli albori dell’anno 1000. Non più di tre secoli dopo sarà la “lingua d’oïl” che si espanderà fino a diventare lingua nazionale. Le “chansons de geste”, componimenti poetici narranti le gesta dei cavalieri cristiani, daranno avvio alla letteratura francese.

Una corsa veloce nei secoli

Sarà la guerra condotta in Italia da Francesco I che esporterà il Rinascimento in Francia. La letteratura avrà come oggetto non più la celebrazione di gesta eroiche, ma l'uomo come nuovo centro dell'universo.
Nel difficile periodo storico a cavallo del '500, che vide la Francia devastata da guerre religiose e di successione, la letteratura svolgerà un ruolo innovatore, promuovendo un ideale filosofico e morale che avvierà una rinascita intellettuale. Rabelais, de Ronsard e Montaigne ne diverranno i più celebri testimoni.
Sarà poi la letteratura del '600 che imporrà la cultura francese all’Europa. Corneille, Racine e Molière rinnoveranno il teatro, mentre, nel 1635, alla neonata Académie française faranno riferimento filologi e pensatori. Inizierà quel lento processo di razionalizzazione che produrrà, nel secolo successivo, il dilagare dell’illuminismo. Pensatori come Descartes e La Rochefoucauld, ne saranno gli antesignani, mentre, seguendo percorsi letterari più tradizionali, le novelle di La fontaine e di Perrault, daranno origine al genere della “fiaba”.
Nel turbolento '700, Montesquieu, Voltaire, Rousseau, Diderot, Chénier, Marivaux, Baumarchais, sono solo alcuni dei rappresentanti di una letteratura che, in ogni sua forma, dalla poesia al teatro, dal trattato al romanzo, raccoglie intorno a sé tutto lo scibile umano. Ogni materia viene rivisitata attraverso un occhio libero da vincoli di carattere religioso o etico.
Ma la ragione non soddisferà più l'ispirazione e così il sentimento, primo fra tutti quello della libertà, diverrà la bandiera dell’800, secolo dove gli autori romantici saranno grandi osservatori della condizione umana: Lamartine, Sand, Hugo, Balzac, Stendhal, Mérimée, Flaubert, Zola, Maupassant per la prosa, mentre, per la poesia, Baudelaire, Verlaine, Rimbaud e Mallarmé.
La letteratura del '900 sarà detta delle “avanguardie”. Testimoni di questa letteratura che diverrà più duttile, dai confini indistinti con le altre arti, saranno, per la poesia: Apollinaire, Tristan Tzara, Breton, Aragon, Éluard, Prévert, mentre per il romanzo, seguiranno Anatole France, Gide, Proust, Saint-Exupéry. Da loro nascerà la nuova intellighenzia, divisa tra filosofia, sociologia, letteratura e psicologia: Sartre, Camus, Simone de Beauvoir. Oggi i racconti di Pennac, novello Perrault, testimonia invece la voglia di una pausa introspettiva che sia profonda ma semplice e serena.

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