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Storia della moda nelle varie epoche

Avventuriamoci in un breve viaggio tra abiti e accessori che hanno fatto la storia della moda dall'antichità ad oggi.

Dall'antichità al ventesimo secolo

L'evoluzione della moda è un percorso spesso segnato da corsi e ricorsi. Quel che passa di moda presto o tardi ritorna, per poi eclissarsi ancora.
Tipiche dell'abbigliamento degli Antichi Romani erano le tuniche in lana o lino e le toghe, ai piedi sandali o stivaletti fino al polpaccio, gli Egizi invece prediligevano il lino, le donne portavano lunghi abiti aderenti e gli uomini gonnellini e mantelli. Ai piedi sandali e infradito.
Tra l'XI e il XIII secolo le donne indossavano sotto gli abiti un camicione e sopra casacche in seta o lana. Amavano i mantelli con lunghi strascichi, i tacchi alti e le ampie scollature. Abbigliamento simile per gli uomini, con casacche e mantelli, e ai piedi stivali o calzari. Un indice di status erano le stoffe, povere per le classi meno abbienti e pregiatissime per i ricchi.
Nel rinascimento le donne portavano abiti lunghi, ampi e ricchi di pieghe, stretti in vita, con scollature ampie che lasciavano intravedere la biancheria pregiata delle donne benestanti. Rispetto agli uomini medioevali, quelli del Rinascimento portavano sempre una calzamaglia e casacche più corte.
Tra le caratteristiche rilevanti della moda del XVIII secolo ci sono le ampie gonne indossate dalle dame, con grandi cerchi, i corsetti con allacciature sul retro, e i bustini decorati. Gli uomini, quasi più frivoli delle donne, indossavano panciotti, calze di seta e bizzarre parrucche.
L'ottocento inaugura per gli uomini frac e gilet, e rivisita i calzoni settecenteschi. Le donne indossano ancora abiti ampi, ma nasce lo stile impero, caratterizzato da vita alta e linee morbide e leggiadre.

Il novecento le tappe salienti

Eccoci arrivati agli abiti del 900. La moda del 900 cambia decennio dopo decennio. Nei primi del secolo si assiste ad un curioso fenomeno: se finora l'abbigliamento era segno distintivo della classe sociale e del sesso, tali differenze vanno lentamente appianandosi. La donna, liberandosi dalle costrizioni di vestiti ingombranti, si muove verso la comodità nell'abbigliamento.
Negli anni '20 la gonna si accorcia, e la moda, da appannaggio delle classi più abbienti, diventa per tutti. Gli abiti si semplificano, prevalgono i tessuti leggeri, e nasce il reggiseno.
L'avvicinarsi della guerra semplifica ulteriormente l'abbigliamento, le risorse scarseggiano e la parola d'ordine è arrangiarsi. Dopo la guerra arrivano le svolte: le donne indossano i pantaloni e dal 1963, la minigonna. Gli anni '70 portano il colore, le stampe originali, i pantaloni a zampa, gli anni '80 i vestitini corti, i ciclisti, le magliette larghe e le spalline. Gli anni '90 sono un mescolarsi di stili, mentre la moda del 2000 guarda al passato tra ispirazioni e rivisitazioni.

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