Storia e dettagli architettonici del teatro greco
In Grecia, tra il VI e il IV secolo a.C., nacque una forma di rappresentazione pubblica di opere letterarie che ha dato origine, nel mondo occidentale, al teatro nelle sue varie tipologie (drammatico, comico, satirico). Il luogo era inizialmente uno spazio preesistente delimitato, che poi si evolse in una struttura ad hoc che doveva avere caratteristiche peculiari.
Storia del teatro greco
Narrano le leggende che la forma teatrale venne importata ad Atene da Tespi, poeta e drammaturgo proveniente da Icaria, un'isola del Mar Egeo. La tradizione vuole che trasportasse gli attrezzi, gli arredi, i costumi e quant'altro serviva alla rappresentazione, su un carro, detto appunto carro di Tespi, il cui significato venne poi traslato a significare una sorta di bazar nel quale può essere contenuto di tutto. Tra l'altro, carro di Tespi era anche l'organizzazione dopolavoristica che in Italia portò opere drammatiche e liriche in tutto il paese, negli anni dal 1930 al 1939. Inizialmente le rappresentazioni venivano effettuate da un coro che cantava inni; fu proprio Tespi a staccare uno dei membri del coro e a renderlo il protagonista, con una parte tutta sua; successivamente, con Eschilo, un altro membro del coro si distacca e nasce la figura del deuteragonista; infine, Sofocle introduce il terzo attore, il triagonista, e nasce così una forma che assomiglia a quella del teatro moderno, con diverse parti in scena che giocano (recitano) ruoli spesso molto diversi e antitetici fra loro.
Il teatro come "edificio"
Sicuramente, agli inizi, lo spazio per le rappresentazioni veniva ricavato da luoghi preesistenti, magari in qualche modo recintati; con il progredire e il complicarsi dell'azione scenica il teatro divenne un'opera architettonica a se stante, ma comunque sempre a cielo aperto. Strutturalmente i teatri greci sono composti di tre sezioni: - la cavea, di forma semicircolare o trapezoidale, dove siede il pubblico, rialzata (spesso accostata a gradienti naturali) e arredata con panche di legno; - l'orchestra, collocata ai piedi della cavea, è lo spazio riservato al coro; - la scena, situata oltre l'orchestra, di forma rettangolare allungata, dove recitano gli attori. Uno degli esempi più mirabili di edificio teatrale greco giunto fino a noi è il teatro di Taormina (nella foto). Altri esempi ben conservati sono il teatro di Dioniso ad Atene e quelli di Segesta, di Siracusa, di Delfi e di Epidauro.