Strategie per convogliare le informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine

Non ricordi mai dove hai messo le chiavi dell'auto? La lezione non ti entra in testa? Scordi tutte le date importanti? Allora devi fare qualcosa.

Ruolo della memoria

Nella vita quotidiana, così come nello studio e nel lavoro, la memoria ha un ruolo fondamentale: è la premessa per buona organizzazione e ordine, ma può anche essere la carta vincente che porta ad una performance brillante o al conseguimento degli obbiettivi fondamentali.
Una volta si rappresentava la memoria come un immenso schedario, in cui le informazioni ricevute, venivano suddivise, classificate, ordinate. Oggi si riconosce che il sistema di memorizzazione è più complicato e fra i diversi tipi di memoria, la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine, sono considerati i più importanti.

Memoria e apprendimento

La memoria a breve termine è una memoria che conserva le informazioni ricevute da pochi istanti a qualche minuto; la memoria a lungo termine, invece, è quella che mantiene e fissa le informazioni per lungo tempo e anche per sempre.
Nelle fasi di apprendimento scolastico, così come durante l'acquisizione di nozioni di lavoro, il coinvolgimento emotivo e l'interesse reale per quanto si sta imparando rivestono un ruolo fondamentale: è stato provato che maggiore è il coinvolgimento emotivo, più a lungo le informazioni apprese rimangono impresse nella memoria.
Operazioni importanti per la fissazione delle nozioni sono la codifica, l'immagazzinamento e il recupero. La codifica è l'organizzazione del materiale di studio. I migliori risultati si ottengono quando chi apprende elabora il suo materiale per uso futuro: è stato dimostrato che la categorizzazione è anche un processo involontario e dalla profondità del livello a cui avviene, dipende la sua permanenza nella memoria a lungo termine. Secondo uno studio, l'elaborazione di una lista di parole può avvenire a livello percettivo, fonetico o semantico a seconda che coinvolga la percezione visiva (es. scrittura in maiuscolo), i suoni (assonanza, rima) o il ragionamento. Si richiedeva infatti di completare il significato della parola. Quest'ultimo livello, il più profondo, dà maggiori garanzia di memorizzazione nel tempo.
Il recupero dell'informazione è facilitato se ci si trova nel medesimo contesto dell'apprendimento.

Aiutare la memoria

Per colmare anche semplici deficit quotidiani e prolungare la permanenza delle informazioni nella memoria, ci si può servire di strategie di memorizzazione: - organizzazione: elaborazione ordinata del materiale attraverso catalogazioni, schematizzazioni sia mentali che grafiche
- associazione: collegamento della nozione che si sta apprendendo a informazioni già possedute da tempo e quindi già classificate e ordinate nella memoria
- reiterazione: ripetizione ad alta voce alta l'informazione (la sua validità è riconosciuta soprattutto nello studio)
- mediazione: associazione dell'informazione ad immagini o sensazioni. L'informazione evocherà l'immagine o la sensazione che porterà a recuperare il significato che le abbiamo attribuito.