Non sei ancora registrato? Creare un OverBlog!

Creare il mio blog

Tasso interessi di mora, come calcolarlo

Il tasso interessi di mora indica il tasso con il quale si calcolano interessi dovuti per pagamenti effettuata in ritardo.

Chiarimenti sul tasso interessi di mora

Il decreto legislativo 231 del 9 dicembre del 2002 ha introdotto una disciplina con la quali si impone la riscossione di interessi in caso di ritardo su pagamenti. Il tasso di mora si usa per conteggiare gli interessi di mora o moratori che rappresentano una cifra che il debitore deve pagare al creditore in caso di ritardo nell'adempimento di una obbligazione. Nel caso di rapporti economici tra imprese, la maturazione di questi interessi scatta automaticamente sugli importi non pagati alla data prestabilita nel contratto o meglio dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento, pertanto, scaduto il termine di erogazione di una fattura, l'impresa venditrice ha il diritto di conteggiare gli interessi moratori sull'importo non pagato dall'impresa compratrice. Rammentiamo che il tasso interessi di mora si applica ai contratti stipulati dopo l'8 agosto 2002 e riguarda i contratti stipulati da imprese, da pubbliche amministrazioni e da professionisti. Non si applica invece ai contratti stipulati tra privati. Salvo accordi particolari, per calcolare gli interessi di mora si applica un tasso stabilito dalla Banca Centrale d'Europa (BCE), aumentandolo di sette punti percentuali, che arrivano a nove nel caso in cui gli interessi sono dovuti per pagamenti in ritardo relativi a merci deteriorabili. Tuttavia, per evitare un esorbitante peso di interessi, la legge vieta l'anatocismo, vale a dire il calcolo illecito di interessi su un importo comprensivo di altri interessi che sono già maturati.

Come si calcola il tasso interessi di mora

Il calcolo dell'interesse moratorio su ritardi di pagamenti si effettua applicando delle semplici formule,cioè la formula di interessi, mediante leggi matematiche al fine di trovare gli importi degli stessi. Per calcolarli occorre conoscere il capitale, il periodo di ritardo del pagamento ed il tasso percentuale annuale. Nella maggior parte dei casi, il tempo è espresso in giorni o in mesi, conteggiando il ritardo dal momento delle scadenza della fattura al momento del pagamento effettivo. Quindi si moltiplica il tempo trovato per il capitale che deve ancora essere pagato. Il risultato poi andrà moltiplicato per il relativo tasso. Il tutto deve essere diviso per un numero fisso pari a 36000 se il tempo è espresso in giorni con il procedimento dell'anno commerciale, pari a 36500 se il procedimento attuato è quello dell'anno civile. I primo metodo considera i mesi tutti di trenta giorni, mentre il secondo procedimento conteggia i giorni in base al calendario. Il calcolo degli interessi per il tempo in mesi, avverrà moltiplicando il capitale per il tasso e il tempo espresso in mesi. Il risultato andrà diviso per il numero fisso 1200.

Stessi articoli di categoria Diritto e Tributi

La disciplina giuridica in tema di assegno di mantenimento

La disciplina giuridica in tema di assegno di mantenimento

Un momento particolarmente critico legato alla separazione giudiziale è quello della quantificazione dell’assegno di mantenimento che normalmente un coniuge deve versare all’altro cui non è imputabile la separazione.
La disciplina giuridica e fiscale in materia di affitto di uffici

La disciplina giuridica e fiscale in materia di affitto di uffici

L'art. 1571 c.c. stabilisce che la locazione rappresenta il contratto con in cui il locatore decide di assegnare al locatario (o conduttore) l'uso di un immobile per un determinato tempo, in cambio del pagamento di un canone.
Dichiarazione sostitutiva di certificazioni, che cos'è e quando si utilizza?

Dichiarazione sostitutiva di certificazioni, che cos'è e quando si utilizza?

Ai fini della semplificazione dell’azione amministrativa, volta a snellire e velocizzare l’attività all’interno delle pubbliche amministrazioni, le norme sul procedimento amministrativo hanno introdotto la possibilità di autocertificare determinati status del cittadino, vediamo come.
Appalti Pubblici di Servizi: informazioni e normativa

Appalti Pubblici di Servizi: informazioni e normativa

Il Codice Civile dedica all'Appalto gli articoli 1655 - 1677. Ad essi, sono collegati una serie ben strutturata di normative, alle quali bisogna rifarsi se si vuole partecipare alle gare d'appalto.