Tele Radio Stereo: recensione

Pregi e difetti della radio più amata dai tifosi della squadra di calcio della Roma.

Presentazione

L'emittente, nata nel 1978 come radio di proposta musicale, è ora di proprietà del Gruppo Caltagirone (dal 2007) che l'ha trasformata in una talk-radio.
La programmazione è essenzialmente giornalistica ed è affidata a professionisti superaffermati e amati che riescono a parlare della squadra di calcio della Roma, da varie angolazioni e con il contributo degli ascoltatori, per tutta la giornata radiofonica. Si comincia alle 6 della mattina con la lettura e il commento dei quotidiani sportivi . Alle 10 parte la prima fascia di approfondimento con giornalisti di nome ed ex calciatori (della Roma), che va avanti fino alle 14.
Dopo di che, altre 4 ore di commenti, considerazioni e opinioni legati alla squadra e alla società Roma. Dalle 18 alle 21 si fa il riassunto di quello che è successo e si è detto durante la giornata, una sorta di consuntivo giornaliero dedicato a chi torna dal lavoro e si trova imbottigliato nel traffico della capitale. Alle 21 comincia lo spazio dedicato alla comicità con un trio che fa il verso alla Gialappa's, sempre in chiave romanista, naturalmente. Alle 24 fine delle trasmissioni. La domenica la programmazione è interamente dedicata alle partite. Un palinsesto chiaramente monotematico che è scandito solo dall'alternarsi dei diversi opinionisti in studio: da David Rossi e Dario Bersani a Mimmo Ferretti, Stefano Petrucci, Augusto Ciardi, Francesca Ferrazza e gli ex calciatori Marco Del Vecchio e Christian Panucci. Non mancano collaboratori esterni che intevengono telefonicamente come Marco Cherubini e Pierluigi Pardo di “Mediaset Sport”, Paolo Assogna di “Sky Sport” e Stefano Piccheri di “Teleroma 56”.

Aspetti positivi

- L'ottimo livello dei giornalisti e dei conduttori. - La professionalità della struttura organizzativa e gestionale. - La capacità di fare opinione e suscitare dibattito. - Gli ottimi ascolti. - La pubblicità ben dosata.

Aspetti negativi

- Molto spesso ascoltandola si ha la sensazione di spiare delle conversazioni private: i dialoghi sono mediamente troppo informali e confidenziali e poco rivolti all'ascoltatore. - Scelte musicali banali e limitate. - Stacchi e sigle inesistenti. - Scarso utilizzo dei nuovi media durante le dirette. - Troppo rivolta agli ascoltatori abituali: sembra di accedere a un circolo esclusivo anche se frequentato da svariate migliaia di persone.