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Testo unico appalti pubblici, informazioni

Il Testo Unico, è entrato in vigore nel 2009, è stato trasfuso dal decreto legislativo 626/94, o cosidetta legge 626, introdotto nel 1994 per regolamentare la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Testo unico sicurezza sul lavoro

Questo testo unico, contenuto nel decreto legislativo 106 del 3 agosto 2009, contiene integrazioni e correzioni rispetto all'originale.
Già la legge 626 introduceva l'obbligo da parte del datore di lavoro della valutazione dei rischi dei lavoratore, e quindi di un servizio di Prevenzione e Protezione, per ridurre al minimo la possibilità di incidenti sul lavoro.
Con il Testo unico invece il datore di lavoro non deve solo prevenire i danni possibili che un incidente potrebbe causare a un lavoratore, ma deve contribuire a migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
In ogni azienda deve esserci un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, che può anche essere il datore di lavoro se frequenta uno specifico corso di formazione.
La nuova normativa quindi prevede sanzioni penali per chi trasgredisce, istituisce rappresentanti per la sicurezza eletti dai lavoratori, obbliga i datori di lavoro a pubblicare una valutazione del rischio del lavoro stesso di cui i lavoratori devono essere a conoscenza, prevede la sospensione dell'attività aziendale qualora la sicurezza non sia garantita, o di aziende che abbiano dipendenti che facciano turni di lavoro maggiori di quelli che consente il Contratto Nazionale di categoria.

Normativa per appalti

I costi per la sicurezza dei lavoratori in qualunque bando per gara d'appalto di opere pubbliche o private non deve essere aste al ribasso, ma adeguate al numero dei lavoratori e all'entità del lavoro steso.
Questa normativa è stata introdotta dal Governo Prodi in materia di sicurezza sul lavoro.
Spesso si ricorre ai subappalti per avere costi minori, non essere esposti alle conseguenze legali nel caso il lavoro non sia tutelato correttamente.
Per quanto riguarda gli appalti pubblici, il testo originale della 626, riconfermato nel Testo unico, esclude dalle gare d'appalto tutte le aziende che non rispettano le leggi di sicurezza sul lavoro.
Economicamente la legge prevede che i lavoratori che hanno subito infortuni sul lavoro siano retribuiti per i primi tre giorni dal datore di lavoro, mentre per i restanti giorni percepiscono un'indennità del 60% della loro retribuzione dall'INAIL.
Se il danno riportato dal lavoratore è permanente egli ha diritto a un'indennità, ma in caso di morte non ha diritto a nulla.
Quindi in caso di infortunio il dipendente percepisce una retribuzione ridotta.
Questo fa comprendere che in Italia il sistema va a favore di chi non fa prevenzione sulla sicurezza, perché l'azienda che non rispetta la sicurezza sul lavoro paga salate sanzioni, ma non contribuisce al costo degli infortuni delle vittime sul lavoro.

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