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Centro de Arte Reina Sofía di Madrid: collezioni e opere

Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia è uno dei musei più visitati al mondo. Dedicato interamente all'arte del Novecento, offre un saggio di tutte le principali avanguardie, con grande attenzione agli artisti iberici.

Il museo

Il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid è un museo nazionale, inaugurato nel 1992 e forma, col Prado e il Thyssen-Bornemisza il triangolo dell'arte della capitale spagnola. Se il Prado mostra opere antecedenti l'arte moderna e il Thyssen-Bornemisza un campione di lavori di ogni epoca, il Reina Sofia espone opere del Novecento, concentrandosi prevalentemente sull'arte spagnola. Il museo inoltre presenta mostre temporanee dedicate ad artisti contemporanei e continua la sua politica di acquisizioni. La sua biblioteca presenta oltre centomila titoli dedicati all'arte.

Le opere principali

La collezione dedicata alle avanguardie del primo Novecento è molto ricca: si trovano numerose opere, anche molto conosciute, del periodo 1900-1945 e tutti i più grandi artisti sono rappresentati. Quando si parla di arte spagnola del Novecento viene subito in mente Picasso, e quando si parla di Picasso si pensa subito a Guernica. E' proprio al Reina Sofia che si trova la grande tela che rappresenta gli orrori della guerra civile spagnola, tela a cui è dedicata un'intera sala. Picasso è uno degli artisti simbolo della Spagna e del museo, e sono numerose le sue opere, di ogni periodo. E' così possibile seguire l'evoluzione della sua arte, dal periodo blu (Donna in blu) a quello del cubismo sintetico (Le compotier del 1910) fino a quella più figurativa.
Protagonista è anche il surrealismo di Salvador Dalì con la sua celebre Figura alla finestra del 1925 e Il grande masturbatore del 1929. Numerose sono anche le opere di Joan Mirò, con il suo surrealismo astratto: Donna e cane davanti alla luna è una delle numerose tele dell'artista catalano. Non mancano pittori simbolo delle avanguardie come Robert Delaunay, Francis Picabia, Yves Tanguy, Renè Magritte.
Altrettanto affascinante è la collezione 1945-1968, suddivisa per periodi e correnti, con preminenza mostrata per gli artisti spagnoli: dalle sperimentazioni di Jorge Oteiza, alla scultura di Eduardo Chillida passando per l'astrattismo di Luis Gordillo fino all'informale di Equipo Cronica.
Ad ogni modo sono presenti anche lo spazialismo di Lucio Fontana con un concetto spaziale del 1950 ed un altro del 1960, l'espressionismo astratto di Cy Twombly (Senza titolo del 1959), e ancora Francis Bacon, Mark Rothko ed altri esponenti delle principali avaguardie. Nella sezione dedicata al dopoguerra si continua a parlare di Picasso e Mirò, seguendo la loro evoluzione.

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