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Come e quando si eseguono le prove di carico su piastra

Le prove di carico su piastra rientra tra le prove geotecniche in situ. Vengono utilizzate per valutare le caratteristiche di deformabilità del terreno e per effettuarne il calcolo dei cedimenti. Trova il suo campo di utilità nei terreni sabbiosi e ghiaiosi.

Modalità esecutive

La prova, da svolgere in situ all'interno di piccoli saggi esplorativi, o per verificare la stesura di un riporto, si esegue grazie all'utilizzo di una piastra circolare in acciaio dal diametro variabile dai 30 ai 70 cm. A questa piastra viene applicato un carico con incrementi regolari (gli step di carico vengono determinati a priori) grazie ad un martinetto idraulico che viene assicurato ad un mezzo di contrasto, quale un escavatore di cantiere o una ruspa dal peso superiore al carico massimo di prova. Vengono quindi misurati i cedimenti del terreno grazie a tre comparatori millesimali con fondo corsa di 100 mm, posti fra loro a distanza di 120°.
Le prove di carico su piastra seguono dei rigidi standard normativi che stabilisco diametro e spessore delle piastre, tipo di martinetto, comparatori e modalità esecutive. Le norme più utilizzate in Italia sono la CNR B.U. n. 492 del 1992 e la normativa svizzera SNV 670317.
La prova viene generalmente eseguita con un doppio ciclo di carico intervallato da un ciclo di scarico.
Con questa prova, oltre a verificare il cedimento del terreno, è possibile estrapolare alcuni parametri geotecnici quali il coefficiente di sottofondo di winkler K, il modulo di deformazione E ed il modulo di compressibilità Md.
L'utilizzo che si fa di questa prova è nel campo della geotecnica stradale per la realizzazione di sottofondi stradali, piste aeroportuali, riporti e massicciate e nel campo dell'ingegneria civile per avere un'idea di massima del cedimento del terreno utile per calcolare il dimensionamento delle fondazioni.

Limiti della prova

I limiti della prova sono di carattere strumentale. Visto l'esiguo diametro della piastra, il bulbo delle tensioni generate dalla piastra è notevolmente inferiore a quello che verranno generate dalle fondazioni. La prova di carico su piastra ha quindi pieno valore se viene ipotizzato un mezzo omogeneo ed isotropo in profondità. La realtà del terreno non è questa, quindi è necessario affiancare a questa prova altre prove in situ e test di laboratorio per conoscere appieno le caratteristiche geotecniche del terreno di fondazione.

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