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Come redigere la bibliografia di una tesi di laurea

La bibliografia di un testo è una parte essenziale dell’elaborato e serve a garantire la veridicità delle informazioni riportate. La redazione di tesi di laurea non può mancare di una sezione dedicata alla compilazione della bibliografia. Vediamo insieme cos’è e come va fatta una corretta bibliografia.

La bibliografia di una tesi

La bibliografia riporta le fonti da cui avete tratto le informazioni riportate nella compilazione della tesi. Devono essere fonti note e di particolare rilevanza, come articoli provenienti da riviste scientifiche o libri di autori esperti nell'argomento.
La sezione bibliografica va riportata con particolare cura, seguendo determinate norme tipografiche. Può essere inserita in due modi: all'interno dell'elaborato, nel margine inferiore della pagina, o come elenco nella parte finale della tesi.
Le fonti devono essere riportate sottoforma di note, in successione numerica, nei punti del testo in cui sono citati riferimenti a fonti esterne, anche se non del tutto esplicitamente. Ad esempio, se nel vostro testo sono presenti voci, quali “com’è noto”, “come riportato in letteratura”, “alcune fonti riportano”, “come indicato in alcuni articoli” e simili, queste vanno seguite da un indice numerico, che rimanda alla nota contenente la corrispondente fonte bibliografica.
L’indice numerico deve seguire l’ultima parola senza spazio -se è posto in apice- oppure dopo uno spazio -se posto fra parentesi quadre-.

Un esempio per scrivere una nota bibliografica corretta dal punto di vista tipografico

La fonte bibliografica, invece, deve essere riportata seguendo uno dei modi tipografici, riportati nelle riviste scientifiche più autorevoli. Come esempio, descriveremo nel dettaglio le regole tipografiche utilizzate dalla rivista scientifica European Journal of Immunology.
La nota bibliografica va redatta nel seguente modo: - per primi i nomi degli autori, in grassetto, indicando prima il cognome, per esteso, seguito da una virgola; bisogna poi lasciare uno spazio e inserire l’iniziale del nome, seguita da un punto e una virgola (nel caso di autori con più nomi vanno riportati allo stesso modo lasciando uno spazio fra le iniziali, inserendo la virgola solo dopo averli riportati tutti);
- dopo gli autori va inserito il titolo dell’articolo, per esteso, con iniziale maiuscola, seguito da un punto, uno spazio e il nome della rivista, in corsivo, abbreviato se possibile (come riportato nel margine superiore dell’articolo che state citando);
- segue, dopo uno spazio, l’anno di pubblicazione dell’articolo con un punto, poi uno spazio e in grassetto il numero del volume, seguito da due punti e uno spazio;
- quindi il numero della prima pagina dell’articolo, un trattino, il numero dell’ultima pagina dell’articolo e un punto finale. Esempio: Rossi, M. C., Bianchi, T., Come redigere un articolo. Gli Esperti 2011. 10: 1-2. Ricordiamo che questo è solo uno dei modi possibili. Per una migliore e più completa comprensione citiamo, in sintesi, un esempio tratto da Tetrahedron: Rossi, M. C.; Bianchi, G. Gli Esperti 2011, 10, 1-2.

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