Come ricaricare le cartucce delle stampanti
La tecnologia ci lega sempre più al computer in modo indissolubile. Lo usiamo come fax, agenda, reminder, libro e strumento per studi e ricerche, nonché per stampare foto, compiti, volantini e chi più ne ha più ne metta. Quindi il costo per gli inchiostri della nostra stampante è sempre meno trascurabile.
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I sistemi di ricarica
Per sostituire le cartucce di alcune marche di stampanti, come le HP inkjet, occorrono fior di soldi. Questo problema, comune anche alle stampanti Canon e in parte avvertito dalle Epson, che però, mediamente mantengono i prezzi degli inchiostri bassi per merito del sistema cartuccia meno complesso, comunque non è trascurabile nel bilancio di una famiglia che usa massicciamente il computer.
Quindi l'approccio al "refill ink" è inevitabile. Sia per le stampanti laser che per le stampanti inkjet il "refill", cioè la ricarica, è il metodo più usato per risparmiare sull'utilizzo della stampante e si può generalmente effettuare in due modi: o di persona o tramite negozi appositi che lo fanno con apparecchiature semiautomatiche, logicamente a pagamento.
Naturalmente se si possiede "0" manualità e abitualmente tutto ciò che si tocca si distrugge, è meglio rivolgersi ad uno di questi punti specializzati dove basta portare la nostra cartuccia, sia di inkjet che laser, attendere qualche minuto e riportarsela a casa ricaricata, pagando, oltre che il materiale, anche la manodopera.
In alternativa possiamo tentare da soli, acquistando un "kit refill" sempre negli stessi punti specializzati o addirittura su internet, risparmiando sulla manodopera, ma rischiando un poco sulla riuscita dell'operazione.
Solitamente la procedura è abbastanza semplice: per ambedue le tipologie di stampante basta praticare dei fori nella cartuccia (operazione semplicissima nelle Inkjet ma un po' più complicata nelle laser, dove il foro è di dimensioni maggiori e necessita di un attrezzo particolare) ed inserire i prodotti con siringhe o altri accessori, di solito forniti insieme al kit. Unico problema: molti modelli di stampanti rimangono con l'allarme di inchiostro o toner esaurito, che può essere fastidioso anche se non impedisce la stampa.
Conclusioni
Logicamente l'utilizzo di tale pratica riduce un tantino la qualità della stampa ed è pressoche impercettibile per l'uso di tutti i giorni, ma non è trascurabile per l'uso di stampa fotografica. Se questo fosse importante è meglio acquistare cartucce originali, ma per una famiglia comune il mio consiglio è di orientarsi per la stampa delle foto verso un qualsiasi laboratorio fotografico e ricaricare la stampante con questi sistemi perfettamente all'altezza dell'uso di tutti i giorni.