Cosa studia la geografia economica?
Le questioni affrontate dalla geografia economica nel mondo e in Italia.
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La geografia economica
La geografia economica è una disciplina che, nell'ambito della geografia, ha assunto sempre maggiore importanza. Si occupa delle relazioni delle attività economiche nello spazio fisico o, se vogliamo, geografico. Tali relazioni sono dinamiche interessando, in verticale, i vari soggetti economici della regione geografica, in orizzontale, i movimenti di persone, di materie prime, di prodotti (agricoli, industriali o artigianali), d'informazioni, di capitali. Perciò questa disciplina ha rapporti sempre più stretti con la geografia fisica, l'economia, la storia e la politica.
Un tempo la struttura fisica del luogo condizionava pesantemente le sue caratteristiche antropomorfiche, dalla cultura, all'economia, alla politica. Ciò valeva, soprattutto, per l'agricoltura. Lo sviluppo agricolo dipendeva certo dalla tecnica ma principalmente dal tipo di terreno, dal corso delle acque naturali, dal clima.
Oggi, con l'uso di fertilizzanti, antiparassitari, macchine agricole, sistemi di trasporto efficienti, Ogm, distribuzione organizzata in grande scala, l'agricoltura è diventata, almeno nelle regioni più sviluppate economicamente, molto più produttiva. Ma ciò non ha impedito il formarsi di squilibri e distorsioni.
L'esasperazione della produttività va spesso a discapito della qualità dei prodotti, e l'intervento delle multinazionali porta, da una parte, l'aumento dei prezzi di alcuni prodotti agricoli (mais e grano, esportati dagli USA) e, dall'altra, la diminuzione di altri (tè, cacao, caffè, zucchero) esportati dai paesi in via di sviluppo nei paesi industrializzati.
Peraltro, soprattutto per quanto riguarda la crescita legata all'industria, si è andati incontro, per ragioni geografiche, storiche, economiche, a uno sviluppo polarizzato dell'economia. Le attività industriali, ma non solo, si concentrano oggi, in Europa, intorno a grandi poli come Londra, Parigi, Monaco, Milano e Amburgo. La polarizzazione provoca, però, assieme ad una concentrazione territoriale della ricchezza, anche un aumento dei fenomeni negativi: inquinamento del suolo, dell'aria e delle acque, immigrazione insostenibile, criminalità organizzata.
Assume quindi sempre più importanza l'analisi di questi problemi: rapporto tra economia e ambiente, tra globalizzazione e conservazione delle culture locali, tra immigrazione e convivenza civile. Naturalmente lo studio non basta per la soluzione delle distorsioni!
In Italia
In Italia lo sviluppo economico si è concentrato nelle regioni del nord e gli squilibri Nord-Sud, che dalla fine dell'ultima guerra si erano leggermente attenuati, sono, negli ultimi venti anni di nuovo aumentati. Tutti o quasi i parametri economici sono a sfavore del Sud: occupazione, istruzione, reddito pro capite, produzione industriale e agricola, servizi. Neppure lo sviluppo del turismo e di certe produzioni agricole locali è riuscito a diminuire il divario. Le cause sono legate alle caratteristiche fisiche del territorio, alla politica, alla storia, al dilagare della criminalità organizzata ma la loro trattazione esula da quest'articolo.