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Divorzio consensuale: una pratica in aumento

La pratica del divorzio è sempre più diffusa, soprattutto nella forma consuensuale o congiunta. In questo articolo affronteremo questo tema dedicando anche uno spazio relativo alle statistiche che indicano un aumento di questa azione in Italia.

Il divorzio consensuale

Il divorzio consensuale, o congiunto, è una pratica che segna definitivamente la fine di un matrimonio, dopo tre anni di separazione. In sede di divorzio, i coniugi, davanti alla camera di consiglio del Tribunale formata da tre giudici, devono dichiarare la fine del loro matrimonio sia in termini materiali che affettivi, ossia, devono dimostrare che, nei tre anni di separazione consensuale, non hanno più creato le condizioni, come la convivenza, che possono indicare la continuità del legame. Sempre in sede di divorzio congiunto devono essere indicate e definite tutte le necessità relative ai figli e al loro mantenimento: quali sono le condizioni di affidamento e in quale misura è determinato l'assegno mensile.
Qualora tutte le decisioni che vengono prese risultano essere nel pieno rispetto dell'individualità di ciascuno e della prole, in quella sede viene definita la sentenza di divorzio. in caso contrario, se non si giunge a tali condizioni, si dovrà mettere in atto una causa di tipo ordinario affinché si raggiungano, presso la camera di consiglio del Tribunale, le decisionali ottimali sopratutto a favore dei figli.

Statiche sul divorzio consensuale in Italia

La pratica del divorzio consensuale sta conoscendo un crescendo e una diffusione sempre più ampi. Basandoci, ad esempio, sui dati relativi alle statistiche sul divorzio in Italia, si rileva, nel 2000, un aumento pari al 13% circa rispetto al 1998 e del 38% circa rispetto al 1997. Dei divorzi avvenuti in Italia nel 2000 circa il 70% sono stati sentenziati attraverso la modalità congiunta, che permette di giungere alla sentenza riducendo notevolmente le spese di pratica e di nomina di avvocati, che, al contrario, sarebbero da considerare nel caso di un divorzio contenzioso.
Per quanto concerne le decisioni relative ai figli, i dati dimostrano che, in caso di bambini di età inferiore ai 6 anni, oltre l'80% viene affidato alla madre e che gli assegni di mantenimento per i figli, da parte del genitore a cui non vengono affidati, è stabilito in circa il 90% dei casi, soprattutto se i figli sono minori.

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