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Facoltà di beni culturali, come orientarsi

L'articolo nella prima parte illustra la facoltà di beni cuturali focalizzandosi sugli obiettivi formativi e sugli sbocchi professionali mentre nella seconda parte fornisce tutte le informazioni pratiche e organizzative riguardanti questo corso. Ideale per tutti coloro che hanno deciso di intraprendere questo percorso.

La facoltà

Questa facoltà fornisce una solida formazione riguardante le diverse tipologie di beni culturali e sulla loro conversazione.
E' ideale per tutti coloro che amano le diverse forme artistiche e sono appassionati alla storia culturale del nostro o di altri paesi.
Le competenze formate durante il percorso accademico permetteranno agli studenti di esercitare una futura attività nell’”ambito dello studio, della classificazione, della conservazione, nella tutela, valorizzazione e promozione dei beni culturali e di rimando anche della storia dell'arte”.
La facoltà fornisce una preparazione di stampo umanistico-letterario: sconsigliata quindi a tutti coloro che amano le materie scientifiche (non c'è peggior cosa di intreprende una facoltà non adatta a voi e alle vostre caratteristiche personali).
Ecco un elenco delle principali professioni che potrà intraprendere il giovane laureato in beni culturali: - insegnante in campo artistico
- assistente agli archivi e alle biblioteche
- guida turistica e affini
- agente personale degli artisti
- tecnico dei musei e assimilati
- perito e stimatore d'arte
- insegnante nei corsi professionali. Gli sbocchi professionali offrono quindi un'ampia gamma di opportunità per i laureati in beni culturali.

Informazioni pratiche

L'accesso alla facoltà, nei maggiori atenei italiani, è libero: non è quindi previsto il superamento di un test di ingresso.
A volte è necessario, in alcuni corsi di beni culturali, svolgere un test di verifica di preparazione dello studente sulle materie fondamentali del corso di laurea: nel caso si verificassero dei debiti formativi lo studente potrà comunque iscriversi e colmare le lacune entro il primo anno accademico tramite proposte dell'ateneo.
La durata del corso in beni culturali è di tre anni accademici ed generalmente è prevista la frequenza di un tirocinio formativo da svolgere sul campo per affiancare allo studio teorico l'esperienza pratica.
La frequenza è quasi sempre non obbligatoria anche se fortemente consigliata.
Ecco alcune materie previste da quasi tutti i piani di studio delle diverse facoltà in modo da potervi fare un'idea di cosa andrete a studiare: - diversi esami di storia (greca, medievale, contemporanea, dell'arte, del teatro e dello spettacolo, storia della musica moderna e molti altri) . diversi esami riguardanti l'archeologia - biblioteconomia
- archivistica
- topografia
- letteratura Vi consiglio comunque di consultare il sito specifico dell'ateneo che volete frequentare.

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