Giorgio Morandi: vita e opere

Siete appassionati di pittura del nostro paese? Questo articolo tratta vita e opere di Giorgio Morandi, grande protagonista del Novecento italiano.

Giorgio Morandi è uno dei maggiori protagonisti della pittura italiana del Novecento e viene elencato tra i maggiori incisori mondiali. Morandi, per la sua forte personalità enigmatica, ma molto positiva, ha fatto tanto discutere Bologna, sua città natia. Nasce da Andrea e Maria Maccaferri il 20 giugno 1890 e in un primo tempo vive in Via Lame dove nacquero anche il fratello Giuseppe, morto nel 1093, e la sorella Anna. Successivamente con la famiglia si sposta in Via Avesella, dove nascono le altre due sorelle. Solo dopo la morte del padre la famiglia si trasferisce in Via Fondazza, diviene lui stesso il capofamiglia assumendone così tutte le responsabilità. Sin da giovanissimo mostra una grande passione per l'arte convincendo così i parenti a iscriversi all'Accademia di Belle Arti; tra i suoi compagni di corso vi sono Osvaldo Licini, Severo Pozzati, Mario Bacchelli, Giuseppe Vespignani. I suoi studi accademici sono stati eccellenti, ma negli ultimi due anni sono caratterizzati da forti contrasti con i docenti perché considerato troppo avanti coi tempi, usciva spesso dai canoni classici.
Le sue prime esposizioni le fa con i futuristi nel 1918, diventando uno dei massimi interpreti della scuola metafisica con Carrà e de Chirico, periodo terminato nel 1919.
Nella sua prima mostra personale, che si tiene nel 1914, si può riscontrare la forte influenza di Cezanne, pittore che lo influenzerà lungo il suo percorso artistico. Morandi non rivolge grandi interessi solo alle opere di Cezanne, di Derain e di Picasso, in seguito a un suo viaggio a Firenze, riconsidera anche grandi artisti del passato come Giotto, Piero Della Francesca, Masaccio e Paolo Uccello; pittori bolognesi.
La fama di Morandi è legata alle nature morte e in particolare alle bottiglie. Anche vasi, caffettiere, fiori e ciotole, diventano soggetti importanti nella sua pittura, ma non trascura ritratti e paesaggi. Usare pochissimi colori lo contraddistingue da molti pittori, ma non per questo le sue opere perdono di realismo. Grande importanza, nelle sue opere sono le aqueforti che sono eseguite da autodidatta, fin dai suoi esordi portò avanti la sua passione per le incisioni. Le sue prime lastre, ora andate perse, risalgono al 1911, quando era appena ventunenne. Morandi viene sepolto a Bologna; nella sua tomba è ubicato un ritratto dell'artista eseguito e donato dal suo amico Giacomo Manzù.