Gruppi statici di continuità, caratteristiche e guida alla scelta
In quest’articolo s’illustreranno gli scopi dei Gruppi Statici di Continuità, il principio di funzionamento, le caratteristiche principali e un breve elenco delle principali ditte che si occupano della costruzione di questo tipo di apparecchi.
/wedata%2F0026023%2F2011-06%2FFig1.jpg)
A cosa serve?
Lo scopo principale dei Gruppi Statici di Continuità (o "UPS"), è di fornire l'alimentazione elettrica a 380/220V anche in caso di interruzione della energia elettrica da parte del gestore di rete. Esistono sistemi per i quali l'interruzione dell'energia elettrica può provocare danni gravi, come ad esempio i sistemi informatici, causati dal blocco del programma, dalla perdita di dati etc. In questi casi occorre un UPS in grado di proseguire l'alimentazione elettrica dei sistemi almeno per il tempo necessario a effettuare un corretto back-up e/o un arresto controllato.
Come funziona?
Gli UPS sono generalmente composti da:
- Batterie ricaricabili
- Un convertitore da corrente alternata a corrente continua che si occupa di mantenere cariche le batterie
- Un inverter in grado di erogare una tensione a frequenza e ampiezza (tipicamente) uguale a quella della rete elettrica partendo dalla tensione fornita dalle batterie
- Un deviatore automatico che commuta l'alimentazione delle apparecchiature da proteggere dalla elettrica all'uscita dell'inverter in caso di assenza della prima.
- Filtri elettrici soppressori di disturbi.
In Fig.1 e' illustrato lo schema di principio di un UPS “offline”.
La tipologia di UPS chiamata “online” è illustrata in Fig.2.
Qui l'apparecchiatura da proteggere è sempre connessa all'inverter che è alimentato dalle batterie e dal convertitore CA/CC in parallelo. Se la rete elettrica è attiva, il convertitore CA/CC fornisce l'energia all'inverter e contemporaneamente carica le batterie. Se la rete s’interrompe, il convertitore CA/CC si disattiva e l'inverter continua a fornire energia elettrica alimentato dalle batterie.
Le caratteristiche principali
Per un UPS è fondamentale la capacità di fornire una potenza uguale o superiore a quella richiesta dagli apparecchi alimentati. Quindi una delle caratteristiche principali è la potenza apparente (Volt x Ampere) e reale (Watt) che sono in grado di erogare.
Gli UPS si distinguono anche per il tipo di tensione di ingresso e di tensione di uscita: monofase (la classica 220V) o trifase (380V), con frequenza 50 o 60 Hz
Gli UPS più sofisticati possono avere frequenza di uscita differente da quella di ingresso.
Dal tipo di batterie utilizzate deriva:
- Il tempo massimo di funzionamento del sistema senza la rete luce
- Il tempo di ricarica delle batterie stesse dopo una scarica completa
Negli UPS "online" non esiste un ritardo tra l’istante di mancanza della rete luce e l’istante di intervento dell’UPS. In quelli offline, invece, abbiamo ritardi attorno ai 2 - 6 ms.
Le principali marche
Piccola rassegna delle principali aziende del settore:
Riello
APC
Eaton
Chloride.
Trust.
Primetech.