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Ignazio La Russa, un politico sui generis

Un siciliano dall'aria tenebrosa ma che ama scherzare, tifosissimo dell'Inter. Ecco la storia politica e personale di Ignazio La Russa

Ignazio La Russa, un neofascista nella "riserva indiana"

Se non bastassero il look luciferino e i modi irruenti, ci pensa il nome dato al figlio primogenito a far intuire che Ignazio La Russa è un uomo politico singolare. Come è noto, infatti, il nome di La Russa (figlio) è "Geronimo" e i fratelli si chiamano Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. Nomi da capi pellerossa che derivano dalla passione per la storia del West. In parte però sono spiegabili anche con la storia politica di Ignazio La Russa, "fascista" autodesignato, negli anni giovanili, in quella sorta di "riserva indiana" che era il Movimento Sociale Italiano guidato da Giorgio Almirante. Nato nel 1947 a Paternò, nella provincia catanese, nel 1971 il ventiquattrenne La Russa era già uno dei leader del Fronte della Gioventù, l'organizzazione dei giovani missini. Dopo i turbolenti anni Settanta, La Russa iniziò la sua carriera politica: fu eletto consigliere regionale della Lombardia nel 1985, ed entrò in Parlamento come deputato nel 1992. Intanto si era fatto strada come uno dei cosiddetti "colonnelli" di Gianfranco Fini, il successore di Almirante alla guida del MSI. Il soprannome ironico da "soldati fascisti" indicava, oltre a La Russa, Maurizio Gasparri, Altero Matteoli, Gianni Alemanno, Mirko Tremaglia e Francesco Storace. Erano i fedelissimi del capo, tutti al suo fianco nel passaggio epocale dall'MSI ad Alleanza Nazionale. Fino a quel momento i neofascisti italiani erano stati davvero una "riserva indiana": esclusi da qualsiasi coalizione di governo da una tacita "conventio ad excludendum" accettata da tutti gli altri partiti. Un dogma politico che, dopo gli scossoni del 1989 e di Tangentopoli, si spezzò definitivamente grazie all'improvviso ingresso nella scena politica di Silvio Berlusconi e di Forza Italia, che aprirono ai missini e alla Lega Nord come alleati. Nel 1995, Ignazio La Russa e gli altri "colonnelli" erano in prima fila nella fondazione del nuovo partito nato dalle ceneri missine: Alleanza Nazionale. Da allora La Russa è stato ininterrottamente in Parlamento e con gli anni (così come gli altri ex colonnelli) si è progressivamente allontanato da Gianfranco Fini. Ora è uno degli uomini forti del Popolo delle Libertà di Berlusconi, grazie al quale è anche diventato Ministro della Difesa nel 2008.

Alcune curiosità su Ignazio La Russa

Nonostante l'aria arcigna, è un siciliano pieno di verve e amante del buon vivere, che ama ballare e cantare. É appassionato di cinema e di storia degli indiani americani. Il ministro La Russa tifa Inter e non ne fa certo mistero: non manca quasi mai in tribuna al Meazza, e sul suo personal web site Ignaziolarussa.it si è più volte paragonato a José Mourinho.

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