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Il delitto di Garlasco: un caso italiano di cronaca nera

Il delitto di Garlasco è uno di quei casi controversi di cronaca nera il cui colpevole non è ancora stato definito oltre ogni ragionevole dubbio nonostante ci sia un indagato. Vediamo come si sono evoluti i fatti dalla mattina dell'omicidio fino alle ultime indagini:

La tragedia

Il 13 Agosto del 2007 viene ritrovata morta nella sua abitazione Chiara Poggi.
Nell'abitazione sono presenti numerose tracce di sangue, mentre la ragazza è riversa a terra in fondo a una scalinata.
A ritrovarla è il fidanzato, Alberto Stasi, che è a tutt'oggi l'unico indagato per l'omicidio. Già dal primo giorno gli inquirenti commettono un errore madornale: non pesano il corpo della ragazza, cosa necessaria per risalire all'ora esatta della sua morte. Per questo motivo l'ora precisa è incerta.

Le accuse

Alberto Stasi viene indagato per l'omicidio della ragazza.
L'accusa si basa sul fatto che Chiara avesse usato il PC di Alberto la sera prima, trasferendo delle fotografie su un pen drive, e avrebbe trovato del materiale pornografico, e pedopornografico, nel PC, causando un litigio.
Sempre secondo l'accusa non era possibile che Alberto fosse potuto entrare nella casa buia, percorrerne gli interni, trovare la ragazza e controllarne lo stato, poi uscire per chiamare aiuto senza sporcarsi le scarpe di sangue, visto che erano pulite.
Per dimostrare ciò è stata fatta una ricostruzione che vedeva il giovane recarsi a casa della ragazza, farsi aprire la porta, ucciderla, prendersi qualche tempo per pensare a cosa fare, lavarsi, poi inforcare la bicicletta e scappare di corsa a casa per mettersi al lavoro al PC. Il PC venne acceso per tre minuti dalle 9,36 fino alle 9,39 per poi riaccenderlo alle 10,15. Secondo l'accusa questo lasso di tempo era sufficiente per commettere il delitto e tornare a casa. Anche l'accusa del materiale pornografico che avrebbe causato un litigio non ha retto: dal PC di Chiara è emerso che lei stessa visitava numerosi siti hard. Anche le traccie di sangue sulla bici di Alberto si sono rivelate ininfluenti: non era sangue umano.
Le nuove perizie hanno inoltre stabilito che Chiara non fu trascinata, ma sollevata da due persone, inoltre viene stabilito che Stasi poteva effettivamente essere entrato nella casa senza sporcarsi le scarpe di sangue. Nel 2009, Stasi ritrova un alibi: avendo posto l'ora della morte della ragazza fra le 10,30 e le 12 il PC prova che stasi in quelle ore stava lavorando. Per questi motivi Stasi nel 2010 è stato assolto, le prove sono contraddittorie e non forniscono una colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio. Il secondo grado si terrà nel Novembre 2011

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