Il design dei telefoni SIP
Descrizione dei quattro modelli dei telefoni che venivano forniti ai contribuenti dall'azienda SIP e che per tanti hanni sono stati ospitati dalle case degli italiani, diventando oggetti familiari di uso comune ed entrando a far parte della storia popolar nazionale del Paese.
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L'azienda
La Sip, o Società Italiana per l'esercizio telefonico, ha avuto il monopolio sulle comunicazioni telefoniche in Italia dal 1964 al 1994, quando si è trasformata in Telecom. I telefoni della SIP sono entrati in tutte le case degli italiani (in quanto tutti i sottoscriventi abbonamento ricevevano i telefoni gratis) e costituiscono, con i loro modelli e le loro forme, un pezzo di storia nazionale.
I telefoni
Il modello Bigrigio, automatico con batteria centrale, è stato creato dalla casa costruttrice Siemens nel 1962. Le due versioni esistenti, una da scrivania e l'altra da poter appendere alla parete, presentavano una forma squadrata, con al centro un disco combinatore. Le due estremità della cornetta erano di forma rotonda. I colori disponibili erano grigio, rosso, verde, nero, avorio e bianco latte.
Il modello Pulsar è stato creato nel 1985 e presentava una forma rettangolare con base più lunga dell'altezza, la cornetta con le estremità di forma quadrata e la tastiera analogica situata a destra, dello stesso colore della cornetta, il nero, diverso dalla base color avorio.
Il modello Sirio fu creato nei primi anni 90 e presentava una forma rettangolare con base più lunga dell'altezza, dello stesso colore della cornetta, con un rettangolo centrale di diverso colore nel quale era contenuta la tastiera, sulla quale per la prima volta comparivano, oltre ai tasti numerici, i simboli * e #. In alcuni modelli, predisposti per la vivavoce, alla sinistra della tastiera di trovava una piccola grata che conteneva l'altoparlante.
Anche il telefono pubblico Rotor, ormai difficile da vedere nelle nostre città, apparteneva alla SIP. La sua forma era rettangolare, con base meno lunga dell'altezza, e presentava nella parte uno schermo sul quale era possibile vedere il numero digitato e il costo della chiamata, con accanto la fessura in metallo in cui si dovevano introdurre i gettoni. Più sotto era presente un pannello nero con le scritte e le illustrazioni bianche che davano informazioni su come utilizzare l'apparecchio. La tastiera, color argento, si trovava sulla destra, accanto alla cornetta nera posizionata sulla sinistra. In un secondo momento, con l'avvento delle schede telefoniche, venne aggiunto un macchinario rosso di forma rettangolare con la fessura in metallo in cui inserire la carta.