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L'Inter e il calciomercato: un rapporto controverso

Se sei tifoso dell’Inter da tanti anni, sai cosa voleva dire essere campioni del mercato sotto l’ombrellone. Poi le cose sono cambiate e invece di spendere e spandere, sono arrivati acquisti mirati e successi a ripetizione, fino al culmine della stagione perfetta del triplete. Oggi il rapporto tra la beneamata e il calcio mercato è cambiato di nuovo, analizziamo perché in questo articolo...

L'Inter e il calciomercato di Massimo Moratti

Eravamo a cavallo tra la fine degli anni novanta e i primi anni del nuovo millennio, quando i fans dei nerazzurri meneghini erano costantemente alla ricerca di un sito web aggiornato di calciomercato per sognare a ogni nuovo colpo del patron Moratti. Poi finiva l’estate e complici errori di valutazione, infortuni e mettiamoci anche qualche dubbio dovuto al sistema arbitrale, il finale di stagione era sempre lo stesso: niente scudetto, al massimo una Coppa UEFA. Poi è arrivata Calciopoli, l’obbligo di vincere ad ogni costo visto l’assenza della Juve e la forte penalizzazione del Milan, gli acquisti si sono fatti furbi e intelligenti ed è arrivato il primo scudetto dell’era Mancini. Quella squadra vincente era frutto di scelte di mercato precedenti, ad esempio l’acquisto di Esteban Cambiasso praticamente regalato dal Real Madrid, oltre naturalmente al grande acquisto di Ibrahimovic che da “mangia gol” in bianconero era diventato goleador alla corte di Mancini. Poi è arrivato l’acquisto del miglior allenatore del mondo per voler centrare la Champions e alcuni colpi di mercato che hanno spianato la strada del triplete: Champions – Coppa Italia – Scudetto.
Nessuno a inizio estate avrebbe pronosticato che i protagonisti della stagione perfetta sarebbero stati i neoacquisti Milito e Motta oltre alla pedina di scambio Eto’o, nella vendita al Barcellona di Ibrahimovic. Eppure il risultato fu eclatante e furono in molti a decretare l’Inter regina del mercato per i colpi effettuati a spese comunque irrisorie...

Prima di Massimo Moratti

Anche prima dell’avvento di Massimo Moratti, l’Inter ha sempre ricoperto un ruolo da protagonista nel calcio mercato, sin da quando il padre dell’attuale presidente dell’Inter ovvero Angelo Moratti, portò a Milano il fantasista del Barcellona, un certo Luis Suarez e poi pagò a peso d’oro il rivoluzionario allenatore della squadra catalana, il Mago Helenio Herrera che lo portò prima sul tetto d’Europa, poi del mondo. Come scordare inoltre l’intuito del presidente Fraizzoli che fece diventare Roberto Boninsegna un autentico top player, strappandolo al Cagliari o la simpatia teutonica del presidente Pellegrini che fece arrivare a Milano prima Rumenigge, poi i campioni del mondo 1990 Matthaus, Brehme e Klinsmann, con i primi due protagonisti assoluti dello scudetto dei record del 1989 e insieme al biondo attaccante, artefici della conquista della Coppa UEFA 1991.

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