Non sei ancora registrato? Creare un OverBlog!

Creare il mio blog

La Giovine Italia: cenni storici

La Giovine Italia, fu molto importante nel quadro che doveva portare all'unità d'Italia.

Giuseppe Mazzini

Si parla spesso dell’unità d’Italia, tema che è entrato più volte nel dibattito politico degli ultimi anni, a causa degli accenni fatti dal partito della Lega Nord sulle modalità in cui essa è avvenuta. E naturalmente, il fatto di usare le vicende che la hanno contrassegnata in chiave di polemica politica, ha fatto in modo che non si mettessero nella giusta luce alcune delle figure fondamentali che la hanno permessa. Una delle quali, senza ombra di dubbio, è quella di Giuseppe Mazzini, il fondatore della Giovine Italia.

Fallimento e lascito dell'organizzazione

La Giovine Italia, fu varata nel luglio del 1831, a Marsiglia con lo scopo di trasformare l’Italia in una repubblica democratica unitaria, fondata su principi di libertà, indipendenza ed unità. La cui precondizione essenziale era quella di destituire i governi degli Stati Preunitari che continuavano a sussistere lungo lo stivale. Essa fu uno dei motori essenziali nel processo che avrebbe infine portato alla formazione dell’Italia Unita, quello che viene comunemente indicato come Risorgimento. Partiva da un’analisi del fallimento dei moti nei Ducati e in Romagna, del 1831. Condotta, insieme a Mazzini dai gruppi che facevano capo a Filippo Buonarroti e da una critica spietata ad alcuni aspetti dei gruppi carbonari che li avevano organizzati. In particolare, fu messo l’accento sulla eterogeneità di classe degli stessi e sul loro tentativo di cercare un accomodamento con le classi dominanti degli staterelli interessati e l’appoggio esterno dei Francesi. Le adesioni, in un primo momento, furono copiose ed entusiastiche, soprattutto in Liguria, Piemonte, Emilia e Toscana. La prima prova insurrezionale dell’organizzazione, fu quella tentata nel Regno di Savoia, nel 1833, ove era forte l’appoggio negli ambienti militari. Il fallimento fu completo e i congiurati subirono una lunga serie di condanne a morte o alla prigionia. Mazzini non si arrese e provò a organizzare un altro tentativo, convinto che questa scelta godesse del favore popolare. Nel 1834, vide la luce il secondo atto, con un moto organizzato insieme a Giuseppe Garibaldi, che però fallì a causa delle manchevolezze di guida, costringendo Garibaldi a partire per l’America del Sud, al fine di evitare la condanna a morte emessa contro di lui, e Mazzini a riparare a Londra. La Giovine Italia, da questo momento entrò a far parte della Giovine Europa, insieme ad organizzazioni simili costituite da tedeschi, polacchi e francesi, sciogliendosi poi definitivamente nel 1848. Il suo lascito, fu però estremamente importante, in quanto la linea politica dei Savoia, dovette tener conto delle aspirazioni che la avevano caratterizzata ed essi non poterono reprimere tali istanze, per non destare una reazione popolare.

Stessi articoli di categoria Storia e Filosofia

Storia della Guardia di Finanza

Storia della guardia di finanza

“..la storia della guardia di finanza è quindi una materia tipicamente interdisciplinare, nella quale entrano in relazione “storie” diverse, la militare, la finanziaria, l’economica, quella della pubblica amministrazione….” (gen. pierpaolo meccariello)
San Vito: storia del santo

San vito: storia del santo

San vito è venerato soprattutto in sicilia, terra dalla quale proviene; fu un giovane morto martire nel 303 e ora è venerato come santo da tutte le chiese cristiane. san vito si festeggia il 15 giugno.
Vittorio Emanuele: storia

Vittorio emanuele: storia

Vittorio emanuele, è un nome che caratterizza la storia d’italia e infatti, sta ad indicare vari componenti nel corso dei secoli della famiglia dei savoia, che hanno governato il nostro paese dal 1800 fino al 1946. la dinastia dei re d’italia termina definitivamente con umberto ii che resta in carica solo per qualche mese e che lascia il suo posto il 13 giugno del 1946.