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Le regole base per scrivere correttamente una tesi di laurea

La tesi di laurea è il lavoro che completa il percorso di studi universitario. Per svolgerlo, ottimizzando i tempi, è necessario seguire regole ed accorgimenti ben precisi. L'articolo indica quali sono gli aspetti da tenere bene a mente.

Consultazione del docente e norme della facoltà

Il primo aspetto da tenere in considerazione è quello di concordare con il proprio docente la struttura di base che si desidera dare alla tesi. Nel corso del lavoro ci possono essere delle variazioni, ma è importante almeno avere un filone da seguire e una tesi da dimostrare.
Altro aspetto è quello di leggere attentamente le norme delle facoltà relative alla stesura della tesi, di prestare attenzione agli aspetti formali, come la modalità di impaginazione e il carattere da usare, alle scadenze amministrative di presentazione del lavoro ed eventuale deposito dell'elaborato. Se ci sono dei dubbi è meglio chiarirli fin dall'inizio con il docente o con la Segreteria della Facoltà.

Struttura e contenuti

La tesi deve avere la struttura e le caratteristiche di un saggio, non di un racconto o di un articolo di giornale. La struttura da dare al lavoro deve comprendere : - indice, che va collocato all'inizio ed associa ad ogni capitolo la relativa pagina;
- introduzione, che illustra l'organizzazione del lavoro e i motivi per i quali è stata scelta la tematica;
- capitoli, che vanno suddivisi per argomenti ed aree. Essi sono la parte nella quale si argomenta la tesi;
- conclusioni, che sintetizzano il lavoro svolto. Vanno collegate all'introduzione per meglio far capire lo scopo del lavoro;
- bibliografia, che è da collocare alla fine della tesi e in essa vanno riportate l'elenco delle opere in ordine alfabetico.

Stile

Lo stile utilizzato deve essere il più chiaro e semplice possibile e, qualora si riportino delle frasi riprese da testi o da siti internet, queste vanno inserite tra virgolette. Le note vanno fatte solitamente a piè di pagina e, qualora si voglia specificare il nome di un libro di testo, va fatto riportando il nome dell'autore, l'anno di pubblicazione del libro, il titolo del libro, la città e l'editore. Lo schema da seguire è, ad esempio, Ciari B. (1971), Le nuove tecnologie didattiche, Roma, Editori Riuniti.
Qualora nel testo vengano nominate delle leggi, la prima volta è opportuno citare interamente la fonte, scrivendo, ad esempio, Testo unico imposte sui redditi decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, e successivamente semplificare la dicitura scrivendo solamente Tuir.
Solitamente i termini in lingua straniera vanno scritti al singolare e in corsivo. L'uso del carattere deve essere omogeneo in tutto il lavoro, note bibliografiche comprese. Le eventuali tabelle vanno numerate in ordine cronologico e alle stesse va dato un titolo.

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