Macchine fotografiche: come fare delle foto perfette
Ognuno di noi scatta probabilmente centinaia se non migliaia di foto all'anno, tanto più oggi con le macchine digitali, che consentono di conservare soltanto quelle di cui siamo abbastanza soddisfatti. Ma quante delle foto che abbiamo nel nostro archivio ci soddisfano dal punto di vista della riuscita? Cosa si può fare per migliorarne lo standard qualitativo?
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Le varie tecniche
Fare una fotografia che sia un po' più che accettabile dal punto di vista tecnico è oggi molto più semplice che in passato, quando, vista la scarsità di automatismi e la scarsa conoscenza dei parametri di luminosità della pellicola, apertura dell'obiettivo, ecc. si scattava più o meno alla cieca, sperando che il risultato fosse quanto meno gradevole. Oggi, con il proliferare di macchine fotografiche digitali a ogni livello di prezzo, dovrebbe essere possibile raggiungere l'obiettivo di buona qualità del risultato anche senza dover spendere centinaia o migliaia di euro; basta avere ben saldi in testa i principi cardine della fotografia, che più o meno sono rimasti invariati. Per esempio: - quando si scatta un ritratto l'obiettivo da utilizzare è un medio tele (90-130 mm per le macchine 50mm): in questo modo si eviterà di far comparire le eventuali rughe presenti sul volto del soggetto; - sempre se si fotografano persone, evitare di fotografare dall'alto verso il basso, casomai meglio il contrario e comunque, preferibilmente, cercare sempre di posizionare l'obiettivo della macchina alla stessa altezza degli occhi dei raffigurati: il risultato sarà senza dubbio gradevole; - se volete fotografare un paesaggio, cercate di non inquadrare i passanti (potrebbero essere lementi di disturbo) e se possibile scattate foto dello stesso paesaggio in diverse ore della giornata, così da poter scegliere quella con l'illuminazione più adatta; - in caso di fotografie a monumenti o costruzioni in genere, osservatelo prima da diversi punti di vista e scegliete la posizione che vi sembra la migliore per cogliere gli elementi più interessanti; scegliete poi un obiettivo grandangolare se volete che la foto abbia un carattere "dinamico", o un teleobiettivo se volete invece esaltarne l'imponenza.
L'importanza dell'occhio (e del cervello)
Già da quello che si è detto prima si comprende che più della metà del lavoro del fotografo (anche di quello dilettante) si svolge in realtà nel nostro cervello, perché prima di scattare una foto è bene soffermarsi a pensare sul risultato che vogliamo ottenere. Un qualunque manuale di fotografia va benissimo per apprendere i principi fondamentali, ma sta poi a noi, alla nostra esperienza, mettere a frutto tali principi per ottenere foto delle quali essere soddisfatti e che potremo mostrare con orgoglio ai nostri amici. Dunque il consiglio finale è quello di osservare criticamente il lavoro svolto e, se non ne siamo soddisfatti, cercare di capire dov'è l'errore per evitare di ripeterlo in futuro.