Parco del Delta del Po: patrimonio naturale e itinerari turistici
Vediamo insieme quello che rappresenta uno dei più importanti patrimoni dell'umanità secondo UNESCO.
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Cenni storici e patrimonio naturale
Nato nel 1988 grazie all'istituzione di un'apposita legge regionale, il Parco del Delta del Po ha delle dimensioni territoriali superiori a 520 km quadrati ed è situato in Emilia Romagna. Geograficamente, il parco è situato sull'acqua e le sue aree sono tra le più consistenti in termini di produttività e biodiversità. Nonostante rappresenti una delle aree protette in cui l'uomo ha agito modificandone l'ambiente naturale, all'interno del parco risiede una delle maggiori zone umide territoriali preservate. Lo splendido passato del parco vede il territorio come biforcazione culturale ed economica tra Occidente e Oriente, continuando a conservarne ancora oggi le storiche impronte. Per tutti questi motivi, il Parco del Delta del Po, il 2 dicembre 1999 entra a far parte della lista dei maggiori patrimoni naturali secondo l'organizzazione UNESCO.
Itinerari turistici
Ecco le principali mete di turismo da seguire:
Valli di Comacchio
Le Valli di Comacchio sono la stazione “stazione” media del Parco del Delta del Po dell’Emilia Romagna, dopo le considerevoli bonifiche effettuate tra la fine dell’800 e l’inizio dello scorso secolo. La valle, attraversata da dossi e argini, offre la vegetazione alofila (in grado di vivere in ambienti fortemente salini) peculiare dell’ambiente salino, fra le cui specie campeggiano la salicornia veneta e il limonio. Dall’acqua si sono evolute notevoli attività tradizionali come l’allevamento e la pesca di specie ittiche, tra cui emerge l’anguilla.
La Salina
Di oltre 6 km quadrati e localizzata posteriormente al Lido degli Estensi, la salina offre un impianto ideato in epoca napoleonica. Sono presenti stretti con specchi d’acqua per un’eccellenza naturalistica di massimo interesse nella quale il Parco del Delta del Po sta effettuando opere di restauro ambientale.
Casone Foce
Raggiungibile in pochi chilometri da Comacchio, vi si può esaminare la Stazione di pesca Foce con il Museo delle Valli e fra le acque il noto “lavoriero” adoperato per la cattura delle anguille.
Spina
Città che venne realizzata dagli Etruschi intorno al VI secolo a.C. (accanto all'ampio agglomerato di tombe scoperto negli anni Sessanta). I resti degli insediamenti furono scoperti dagli inizi del Novecento, in seguito al risanamento delle Valli Trebba, Mezzano e Pega.
La Spina si rivelò un importante zona mercantile fra l’Adriatico e la Padania.
Oasi Fossa di porto
Localizzata vicino all’Argine Agosta, è la zona dove il Cavaliere d’Italia (nome di una specie volatile) nidifica.