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Parco nazionale Foreste Casentinesi, come visitarlo

L'Appennino tosco romagnolo e le Foreste Casentinesi, sono indubbiamente una meta amata da escursionisti e appassionati della montagna. Per il Parco del Casentino è stato creato un ottimo sistema di promozione del territorio per mezzo di 11 centri visita, dove è possibile avere ogni tipo di informazione sull’area protetta.

Il Parco

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, è una vastissima area coperta da boschi che si estende tra Toscana ed Emilia-Romagna, un'oasi naturale di silenzio in cui si trovano numerosi eremi e monasteri.
Qui esistono oltre mille specie differenti di fiori e stupende cascate.
Nel parco vivono cervi, daini, caprioli, cinghiali e anche il lupo, che di recente è ritornato in questa parte di Appennino.

Visitiamo il Parco del Casentino e scopriamo i sapori genuini del luogo.

Il versante Romagnolo è formato da strette vallate, con versanti in roccia misti a zone di bosco fitto.
Il versante Toscano, oltre ad una parte di Mugello, comprende il Casentino, che si estende all'alta Valle dell'Arno, con le sue sorgenti sulle pendici meridionali del Monte Falterona. Le vie di accesso al Parco sono numerose.
Una fitta rete di strade e sentieri chiaramente indicati, permettono di visitare l'intero parco:
in auto, a cavallo, in mountain bike, a piedi oppure, in inverno con con sci da fondo (ovviamente la riserva integrale è chiusa al pubblico). Dalla Romagna, possiamo arrivare: per mezzo dell'antica mulattiera di Pietrapazza, a monte dell'abitato. Un paio d'ore di salita ci portano dai 500 metri del paese, fino 1040 metri, ai piedi del monte Carpano: qui arriviamo su una pista forestale e ci troviamo dentro al parco. Con l'auto, dovremo procedere sulla provinciale del Carnaio a circa 3 Km di distanza da Santa Sofia; su un tornante, deviare sulla destra per Poggio alla Lastra e proseguire fino a "Ponte del faggio":Da qui si entra nel parco. Per mezzo del sentiero per La cascata dell’Acquacheta, stupendo torrente con suggestive cascate e e profonde gole.
Il sentiero poco difficoltoso che vi conduce, inizia da San Benedetto in Alpe,
e risale il fosso dell’ Acquacheta.
Il percorso, tra andata e ritorno, è di circa 9 km e sono necessarie circa 4 o 5 ore di ore di cammino.
Alcuni importanti itinarari da fare nel Parco, sono:
Capo d'Arno, Poggio Scali,la Foresta della Lama, la riserva di Sasso Fratino, la diga Ridracoli, il Lago degli Idoli e il Castagno Miraglia. In questo territorio, artigianato e prodotti alimentari di grande qualità, rappresentano una vera ricchezza ed un grande patrimonio da scoprire.
Sono tipiche la lavorazione del legno, del ferro e della ceramica e sono sicuramente una deliziosa realtà per il nostro palato, i genuini prosciutti e le salsicce del Casentino, i formaggi con latte di pecora e lo squisito olio extravergine d'oliva.

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