Perché le notizie sportive hanno tanto peso in Italia?
La popolarità dello sport, in Italia, è altissima e le notizie sportive hanno grande importanza.
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L'importanza dello sport in Italia
In Italia, lo sport, ormai da decenni, riveste una grande importanza che può essere testimoniata nella maniera più eloquente dal ripetersi dei tentativi di controllo dello sport nazionale da parte della politica. Basti pensare allo sfruttamento intensivo del fenomeno calcistico da parte del regime fascista, che dette luogo ad alcuni episodi realmente clamorosi, come quelli che caratterizzarono la spedizione della nostra selezione nazionale ai Mondiali giocati nel 1938 in Francia, durante i quali l’Italia, strumentalizzata da Mussolini, fu osteggiata da migliaia e migliaia di esuli antifascisti durante la partita giocata a Marsiglia con la Norvegia. Anche in tempi più recenti, la politica ha cercato di sfruttare la popolarità di alcune discipline sportive per procurarsi consensi. Il simbolo più evidente di questo intreccio, può essere considerato il Presidente Silvio Berlusconi che non di rado usa l’immagine vincente della squadra da lui posseduta, il Milan, a fini elettorali. Il precursore di questo legame tra calcio e politica, può comunque essere considerato il Comandante Lauro, che negli anni ’50 riuscì ad arrivare allo scranno di sindaco a Napoli e alla carica di Presidente della squadra di calcio della città partenopea.
Perché tanta importanza
Perché in Italia le notizie sportive hanno tanto rilievo? Non è facile spiegare questo fatto, anche in presenza di una grossa contraddizione come quella derivante dal fatto che il popolo italiano non è uno di quelli che pratica moltissimo lo sport. Basti pensar che ci sono discipline sportive, come la scherma, che possono vantare pochissimi praticanti, ma ogni quattro anni, quando portano un pingue bottino di medaglie olimpiche, diventano improvvisamente popolarissime. E i quotidiani sportivi, in Italia, che sono ben tre (Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport) ancora oggi vendono molte copie, pur essendo in flessione. La spiegazione, sta nel fatto che gli italiani, popolo estremamente passionale, amano tifare e prendere le parti di qualcuno, con una aderenza emotiva sconosciuta ad altre latitudini. Basterebbe ricordare la vera e propria vampata di orgoglio nazionale che ha fatto seguito alla vittoria del quarto mondiale della nostra storia ai campionati mondiali di calcio del 2006, per capire come lo sport sia un po’ vissuto come una occasione di rivalsa verso vicende extrasportive. Una sorta di transfer che spinge una moltitudine di persone a prendere le parti di un beniamino visto come una proiezione del proprio io verso l’esterno. Questo processo ha però un lato non positivo, la mancanza di una cultura sportiva adeguata e in grado di metabolizzare nel modo migliore eventuali sconfitte.