Piaggio Bravo: storia del ciclomotore
Piaggio Bravo, che insieme a Piaggio Ciao, ha fatto la storia dei ciclomotori italiani. Andiamo ad approfondire questo mito revival della casa tutta italiana Piaggio.
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Piaggio tra storia e modelli
La Piaggio and Company, più semplicemente chiamata Piaggio, è una casa motociclistica che ha sede a Pontedera in provincia di Pisa. Fondata nel 1884 da Rinaldo Piaggio e da suo padre, è oggi controllata da IMMSI S.p.A. Dopo 150 anni di storia, Piaggio ci emoziona ancora con le sue motociclette, simbolo di un'epoca ormai passata, ma senza fine. Piaggio ha inoltre sotto di sé i marchi Aprilia, Gilera e Derbi. Partecipa al Motomondiale e al campionato mondiale di Superbike supportando i suoi marchi. Oggi i vecchi modelli, tra cui il Bravo, sono stati sostituiti dai modelli più tecnologici e recenti, tra cui possiamo ricordare: Beverly, Carnaby, Mp3, Fly, Liberty Zip, X7 e Xevo. Il Ciao è stato uno dei maggiori ciclomotori, e forse il più conosciuto, della Piaggio, seguito dal modello Bravo. È stato prodotto in Italia fin dal 1967 e la sua produzione è terminata nel 2006. Sin dalla sua presentazione si è distinto subito per la semplicità meccanica: ricordiamo il magico avviamento a pedale di metallo e ricoperto di plastica.
Piaggio Bravo: il vero mito ormai decaduto
Piaggio Bravo è stato uno degli "scooter" più venduti da Piaggio nel corso di tutta la sua storia. Nonostante oggi non sia più venduto, ha lasciato un segno nel tempo difficile da dimenticare. Il primo modello è stato messo in vendita nel 1973 ed è uscito di scena qualche anno fa.
Parliamo di specifici dati: motore monocilindro a due tempi con distribuzione rotante, cilindrata di 49,28 cm cubi, rapporto di compressione di 8,9 ad 1. Inoltre, alesaggio per corsa di 38,2 per 43 millimetri. Carburatore Dell'Orto tipo SHA 12/12; candele Bosch W10AC e Champion L86C e Ac 422z. Ruote 16 raggi o in lega leggera; ammortizzatore posteriore doppio. E infine, una capacità di serbatoio di 3 litri (straordinaria per l'epoca!) senza contare il mezzo litro di riserva. Questo quantitativo era a doppio volume ed esterno rispetto a quello proposto dal Ciao. Sospensioni meccaniche e freni a tamburo. Peso leggerissimo, circa 40 kg. Motore compatto con pedali. Nonostante i tempi siano cambiati, la sua semplicità rimarrà sempre il suo maggiore pregio.