Sistema stellare Polaris e stella polare: descrizione
Nei giorni estivi, con l'avvicinarsi della Notte di San Lorenzo, siamo stati tutti, almeno una volta, con il naso puntato verso il cielo, alla ricerca di una stella che squarciasse il cielo notturno, illuminando il firmamento e che potesse realizzare i nostri più intimi desideri. Ma riusciamo davvero a riconoscere le costellazioni e le stelle più importanti?
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Sistema Stellare Polaris
Illuminava la via ai marinai, era fonte certa di orientamento e ancora oggi, da millenni, indica con una fortissima precisione il polo nord terrestre, la Stella Polare è stata decantata da grandi poeti e scrittori come Shakespeare. Ma il suo uso è ancora più antico, sumeri e assiri la descrivevano nelle loro tavolette di argilla.
Polaris è un sistema stellare triplo, ovvero un sistema stellare al quale appartengono tre stelle legate fra loro gravitazionalmente. Percorrono un'orbita comune ed in genere sono disposte in modo che due di queste stelle siano più vicine, mentre la terza sia più lontana.
Si trova nella costellazine dell'Orsa Minore, la sua stella più luminosa, è conosciuta come Stella Polare e punta al polo nord celeste, per cui è conosciuta anche come Stella del Nord.
Il sistema stellare Polaris è composto da una stella supergigante gialla e due più piccole nane dalla colorazione bianco-gialla.
La stella polare si trova a 433 anni luce di distanza dalla terra, questa misurazione è stata compiuta da recente dal satellite Happarcos.
Una stella polare si definisce in questo modo in quanto è situata nei pressi di uno dei due poli celesti. Infatti, ogni pianeta possiederebbe potenzialmente due stelle polari, ma l'esistenza di queste dipende essenzialmente dall'effettiva disposizione. Infatti potrebbero non esserci stelle abbastanza luminose da essere viste ad occhio nudo in prossimità del polo.
Due stelle polari sulla terra?
Anche sulla terra esiste una stella polare di riferimento per il polo sud celeste.
Si chiama Octantis ed è attualmente la stella visibile ad occhio nudo più vicina al polo sud celeste, anche se, la sua luminosità non è così forte da poter essere un valido indicatore. Per questo motivo, convenzionalmente viene utilizzata la brillante costellazione della Croce del Sud, il cui allineamento indica con precisione il punto cardinale di riferimento.
Da oggi in poi, potrete osservare il cielo con maggiore consapevolezza e chissà che, nel frattempo, non vedrete una scia luminosa della coda di una stella cadente.