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Storia del Castello Sforzesco

Il Castello Sforzesco si impone alla vista di ogni visitatore, che osserva le antiche mura intrise di storia, pensando parallelamente alle vicende milanesi. Infatti, il destino del castello e quello della sua città sono saldamente legati a domini stranieri, demolizioni e restauri.

La costruzione

Il primo nucleo del castello, chiamato Castello di Porta Giovia, fu eretto nel 1300 a ridosso delle mura medievali della città, lungo il fossato. Era una fortezza difensiva costruita per volere di Galeazzo II Visconti. In seguito, i suoi successori trasformarono l’antica fortezza in una residenza, abitata successivamente dalle varie discendenze viscontee. Dopo la distruzione del 1447, il castello venne riedificato da Francesco Sforza, marito dell’ultima ereditiera dei Visconti. L’edificio aveva una forma quadrata, con una torre per ogni angolo. I successori, si dedicarono all’abbellimento e decorazione degli ambienti interni, impreziositi da affreschi di Leonardo da Vinci e del Bramante. Uno dei capolavori più famosi è “Intrecci vegetali con frutti e monocromi di radici e rocce”, una pittura parietale realizzata da Leonardo da Vinci, nel 1498 all’interno della Sala delle Asse.

Il dominio straniero

Dopo il dominio francese, Milano passò sotto il dominio spagnolo e con essa anche il Castello Sforzesco. Gli spagnoli lo trasformarono in una fortificazione a cinque punte, invalicabile. La fortezza venne definitivamente allontanata dal resto della città dalla costruzione di un enorme fossato a scopo difensivo. Ciò fa capire quanto gli spagnoli erano odiati dalla popolazione locale.
La stessa funzione militare venne conservata dai successivi dominatori di Milano, gli Asburgo. Solo con Napoleone, il Castello cambiò completamente la sua apparenza. Infatti, in seguito a una richiesta del popolo, il Castello venne demolito perché simbolo della vecchia dominazione straniera. L’antico edificio divenne una dimora per le truppe e le pregiate sale affrescate delle stalle per i cavalli. I francesi avevano un grande rispetto dell'arte italiana.
Nel 1815 Milano venne conquistata dall’Impero d’Austria. In questo caso divenne oltre che fortezza e riparo per le truppe, anche prigione per i cittadini dissidenti.

Dalla creazione del Regno d'Italia

Ma dopo le guerre di Indipendenza e la creazione del Regno d'Italia, Milano fu liberata e il Castello invaso e saccheggiato dai milanesi, per risarcimento. Anni dopo, quando il Castello smise di essere il mero simbolo dell’antica tirannide, venne rivalorizzato grazie al progetto dell’architetto Luca Beltrami, che terminò il restauro nel 1905. Il castello venne allora circondato da un’immensa area verde, che prenderà il nome di Parco Sempione e lo collegava serenamente alla città. Il castello venne danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale ma prontamente riparato negli anni cinquanta. Attualmente rappresenta uno dei maggiori monumenti di Milano meta di molti turisti, ansiosi di respirare la storia che popola le sue antiche mura.

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