Stufa a legna: guida all'acquisto
Stufe a legna e camini sono tornate prepotentemente di moda negli ultimi anni; i modelli di design, le funzionalità e il risparmio che consentono di effettuare hanno fatto sì che la loro diffusione aumentasse in maniera esponenziale.
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La scrematura di base
Scegliere la stufa più adatta tuttavia non è sempre semplice, partendo dal presupposto che la sua funzione primaria sarà quella di riscaldare l’ambiente, ci si dovrà concentrare, in prima battuta, sul fatto che debba essere utilizzata in un solo ambiente (per esempio un soggiorno) oppure che debba essere raccordata ad altri sistemi già presenti. Il progresso ha permesso infatti di arrivare a commerciare stufe che, collegate a un preesistente impianto di riscaldamento possano integrarlo consentendo un risparmio energetico; questo conduce al secondo elemento da tenere in considerazione ovvero, quanto deve scaldare? La potenza che dovrà sprigionare sarà quindi direttamente proporzionale, oltre che a eventuali raccordi, anche alle caratteristiche dell’abitazione; se dotata di cappotto esterno o interno (o con criteri che rispettano le regole del klimahouse), serramenti con doppia o tripla termocamera e quindi elevata efficienza energetica sarà necessaria una potenza minore rispetto a una casa poco isolata o coibentata male.
Optional... ma non troppo
Una certa attenzione la si può porre anche nello scegliere stufe che riescano a bruciare vari tipi di materiali senza pericoli, è possibile infatti reperire sul mercato stufe “superonnivore” che possono essere alimentate a legno, a pellet, con gusci, mais, scarti ecologici e materiali biocompatibili consentendo un notevole risparmio economico e soprattutto, garantendo una maggiore autonomia. Altri aspetti da valutare sono quelli che fanno riferimento a eventuali “optional” che regalano comodità e sicurezza; le stufe con vetro autopulente consentono di risparmiare sui tempi di manutenzione, quelle con carico automatico offrono confort estremo, i sensori antiribaltamento sono una sicurezza così come lo è il sensore di temperatura. Budget e design sono ulteriori elementi da valutare; se lasciare la legna “a vista” conferendo perciò un aspetto vagamente romantico all’ambiente è di gradimento, è possibile scegliere una stufa che non disponga dello sportello che chiude il vano in cui collocarla. Contribuiscono inoltre a definire il design la forma (alcune richiamano quella di un classico camino a legna), i rivestimenti esterni come ghisa, acciaio, alluminio, maiolica, ceramica, e interni: pietra refrattaria, scamolex, ghisa e così via. Anche la posizione di caricamento della legna può essere un elemento su cui basarsi per effettuare la scelta, in alcuni casi avviene infatti lateralmente ma, per poterlo fare si deve disporre dello spazio sufficiente; come dimenticare la possibilità di utilizzarla come forno di cottura? Acquistando un modello con forno e griglia si potranno preparare pizze, panini e molte altre prelibatezze.