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Valutazione del rischio chimico, informazioni

Il rischio, o situazione di possibile pericolo, non è sempre ben valutabile. Attraverso il D. Lgs. 81/08 sono state apportate delle modifiche alla valutazione di questo, anche per quanto riguarda la stima del rischio chimico. Il preciso riferimento legislativo è il Titolo IX (Sostanze Pericolose), Capo I, Articolo 224 (Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi), Comma 2.

Il potenziale rischio

Quando non si è personale addetto alla valutazione del rischio, per valutare il potenziale rischio chimico in cui si incorre si può ricorrere ad un'analisi visiva dell'ambiente: la cartellonistica presente possiede infatti i relativi simboli.
Questi simboli di rischio chimico riguardano: - E. Esplosivo, cioè sostanze che in presenza di sostanze d'ignizione, sfregamento o urto sono soggette ad esplosione;
- F+. Estremamente infiammabile, cioè sostanze liquide che hanno un punto di infiammabilità inferiore a 0° e dil punto di ebollizione inferiore o uguale ai 35°;
- T. Tossico, per ingestione, mutageno o cancerogeno;
- C. Corrosivo, in grado di distruggere tutta l'epidermide;
- Xi. Irritante.

Quantificazione effettiva del rischio

Il rischio per alcune persone è contemporaneo alla presenza dell'agente (chimico, fisico o biologico), altri lo identificano a partire dal pericolo stesso (cioè la proprietà o qualità intrinseca di un fattore). A causa di questa definizione non unanime la quantificazione ha un'elevata soggettività. Generalmente una buona analisi di rischio deve essere condotta da un insieme di esperti di tutte le competenze mediche, tecniche ed igienistiche d'interesse.
Quando viene valutato un rischio chimico vi sono due fasi: - l'identificazione dei PERICOLI
- la valutazione dei RISCHI (preliminare ed approfondita) Nella valutazione del rischio approfondita è necessario utilizzare algoritmi (modelli di calcolo o grafici) e misurazioni ambientali. Nell'identificazione dei pericoli invece occorre identificare sostanze e preparati presenti nell'ambiente e stilarne una lista, oltre a creare misure di prevenzione e protezione idonee.
Quando si parla di rischio da agenti chimici vi è una costante ricerca e sviluppo di prodotti meno pericolosi, per riuscire a prevenire, o quantomeno ridurre, il pericolo: questo consente di tutelare al meglio la salute dei lavoratori. L'utilizzo di algoritmi permette di scegliere fra diversi agenti chimici con stessa funzione d'uso ma diversa pericolosità, quindi discriminare fra gli agenti chimici a disposizione ciò che è pericoloso e che può eventualmente essere sostituito con qualcosa che non lo è.

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