3D Studio Max: recensione del software
Analizziamo la versione 2012 del software di modellazione 3D di Auto Desk.
Le novità
Puntuale come ogni anno Auto Desk rilascia una versione aggiornata della propria suite di modellazione 3D. La release 2012 di 3D Studio Max (3DS Max per gli amici) presenta parecchie novità: innanzitutto notiamo una migliore risposta, almeno per quanto riguarda i tempi di avvio, anche sulle macchine non recentissime. Graficamente non ci sono grosse novità; l'interfaccia è rimasta pressoché invariata, anche se lo stile è un po' più arrotondato.
La vera innovazione riguarda la semplicità di utilizzo: per chi segue la tendenza del fare meno prove possibili l'uso della visualizzazione realistic attraverso i driver Nitrous installati di default rappresenta un grosso vantaggio, a patto di avere una scheda video abbastanza potente da permetterne l'utilizzo. L'occlusion le ombre realistiche e una trasparenza impressionante sono certamente degli innesti che faranno felici gran parte degli utenti.
Ovviamente non è tutto oro quello che luccica e per poter apprezzare a pieno queste novità c'è bisogno di una macchina piuttosto potente, o si rischia di doverne fare a meno.
Per quanto riguarda il rendering è stata integrata la tecnologia Iray e inserita la versione 3.9. Diciamo subito che l'utilizzo di Iray non è molto efficiente, l'averlo dotato di pochi parametri da settare per semplificarne l'utilizzo lo rende ben poco versatile e il consumo di memoria necessaria a farlo funzionare non ne giustifca l'uitilizzo intensivo.
Quello che ci lascia qualche dubbio è la modalità stylized che permette di applicare dei filtri grafici ai modelli in tempo reale. Purtroppo la qualità dei filtri in questione lascia molto a desiderare e rende questa nuova feature praticamente superflua.
Altra novità importante è la sostituzione dei reactors con gli strumenti di massfx. Nella versione 2011 i reactori erano un punto debole, lenti da applicare e non aggiornati. Massfx è un netto miglioramento, anche se la sua introduzione constringe gli utenti abituati a lavorare con i reactors a rivedere molte delle procedure che utilizzavano in precedenza. Anche prooptimizer segna una miglioria rispetto al passato ed è un notevole passo avanti che si farà valere man mano che ci si abitua nell'utilizzo.
Aspetti positivi
Fra gli aspetti positivi segnaliamo l'introduzione di molte features che velocizzano sia la fase di caricamento che quella di modellazione. Inoltre quasi tutte le pecche delle versioni precedenti, come rallentamenti e crash improvvisi, sono state risolte in modo convincente.
Aspetti negativi
Alcune funzioni come la stylized sembrano superflue e gli addetti ai lavori troveranno sicuramente alternative migliori che compiono lo stesso lavoro.
Per utilizzare tutte le potenzialità del software c'è bisogno di una macchina piuttosto potente o altrimenti si rischia di utilizzare un prodotto dimezzato in termini di funzionalità.