A Snake of June - Un serpente di giugno: scheda e recensione del film
La scheda e la recensione di "A Snake of June" di Shinya Tsukamoto.
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La scheda del film
Titolo originale: Rokugatsu no hebi
Regia: Shinya Tsukamoto
Soggetto: Shinya Tsukamoto
Sceneggiatura: Shinya Tsukamoto
Fotografia: Shinya Tsukamoto
Montaggio: Shinya Tsukamoto
Effetti speciali: Takashi Oda
Musiche: Chu Ishikawa
Scenografia: Shinya Tsukamoto
Costumi: Hiroko Iwasaki
Trucco: Takashi Oda
Interpreti: Asuka Kurosawa (Rinko Tatsumi), Yuji Kohtari (Shigehiko), Shinya Tsukamoto (Iguchi)
Paese: Giappone
Anno: 2002
Durata: 77 min
Produttore: Shinya Tsukamoto, Shin-Ichi Kawahara
Distribuzione: Revolver
Trama e recensione
La giovane Rinko, impiegata presso una linea telefonica di assistenza psichiatrica, è sposata con un uomo più vecchio di lei. Il marito è un tipo freddo e ossessionato dalle pulizie ma la coppia ha una vita serena, sebbene priva di rapporti sessuali. Un giorno di giugno questa tranquilla routine viene sconvolta dall'entrata in scena di uno degli assistiti di Rinko, un malato terminale di cancro che la giovane aveva convinto a non suicidarsi, che invia alla donna una serie di fotografie compromettenti che la vedono impegnata in atti di autoerotismo. Il fotografo ricatta Rinko, costringendo la donna a compiere atti sempre più spregiudicati sotto la minaccia di mostrare le foto al marito. L'obiettivo dell'uomo è quello di costringere la giovane a prendere consapevolezza del proprio corpo e del fatto che ha un tumore al seno. Rinko però non vuole curarsi per paura di non avere più un corpo perfetto e di causare così dispiacere al marito. Nel frattempo il marito scopre le foto e inizia a seguire Rinko. Durante uno di questi pedinamenti viene scoperto e malmenato dal fotografo, che vuole scuoterlo dall'indifferenza che l'uomo mostra nei confronti della moglie e della sua malattia. Le violenze, quella voyeristica su Rinko e quella fisica sul marito, riescono in qualche modo a liberare la coppia dalle reciproche inibizioni, provocandone il riavvicinamento fisico.
Il film, girato in bianco e nero, è stato curato dal regista in tutti i suoi aspetti: soggetto, sceneggiatura, fotografia, scenografia e montaggio, sono infatti tutti a firma Tsukamoto. A Snake of June, vincitore del Premio Speciale della Giuria al Festival del Cinema di Venezia del 2002, si contraddistingue per la tipica cifra stilistica del regista giapponese, noto per i suoi film estremi e crudi che non scendono mai a compromessi con il mercato. La ruvidezza del bianco e nero, la storia morbosa e le scene visivamente molto crude ne fanno un film duro, ma indubbiamente originale e sorprendente. Il tema del corpo, centrale nella filmografia di Tsukamoto e nei movimenti avanguardistici contemporanei, in questo film viene rappresentato nelle sue declinazioni più intense: quelle del sesso, della malattia e della morte.