Bike da camera per fitness: guida all'acquisto

L’utilizzo della cyclette, che sia Carnielli, Atala, Northeast o una dette ottime marche presenti sul mercato, è ideale per chi voglia tenersi in forma, attivare la circolazione, effettuare un lavoro cardiocircolatorio, perdere peso e in tutti i casi in cui non si possa caricare eccessivamente le articolazioni inferiori; perfetta per approcciarsi allo sport in maniera dolce e graduale richiede, nella scelta, una definizione del budget e la comprensione di problematiche e necessità individuali.

La cyclette reclinata

Nel caso in cui si soffra di problemi alla schiena, emorroidi o di obesità grave, la scelta migliore sarà quella della cyclette reclinata (recumbent) che, seppur molto ingombrante, quando scelta prestando attenzione all’ergonomicità, offre una seduta estremamente comoda (la sella è sostituita da una “poltroncina”); nell’utilizzo di questo attrezzo si dovrà fare attenzione a regolare adeguatamente la distanza tra la seduta d’appoggio e i pedali, per evitare di provocare l’insorgere di dolori articolari. Questo modello, così come le tradizionali biciclette da camera, dispone generalmente di un display che consente di monitorare l’attività e impostare programmi personalizzati o svolgerne di pre-impostati, una resistenza regolabile e, spesso, la possibilità di monitorare il battito cardiaco. La buona qualità dei materiali, l’ergonomicità, l’eventuale pedalata assistita e la presenza di programmi determinano generalmente le variazioni di prezzo.

Tradizionale, pieghevole e altri modelli

La cyclette “classica” si adatta a chi non soffre di patologie particolari e dispone di un ambiente più angusto in cui riporre l’attrezzo; accanto ai modelli tradizionali ne esistono alcuni ripiegabili che, più leggeri e stilizzati, possono essere riposti dopo l’utilizzo. Come nel caso precedente, i materiali che la costituiscono e gli “optional” determinano le variazioni di prezzo tuttavia, in questo caso, è bene al momento della scelta considerare anche due elementi generalmente sottovalutati: la sella e il vogatore. L’importanza della sella è fondamentale per poter disporre di un attrezzo comodo, soprattutto quando ci si sottopone a lunghe sessioni di lavoro; nel caso in cui non si dovesse trovare una cyclette con una sella di gradimento, consigliamo di informarsi sulla possibilità di sostituirla con una della stessa casa di produzione oppure una compatibile. Disporre di un vogatore (ovvero un manubrio che, pedalando, si possa muovere avanti e indietro) permette di svolgere anche attività che impieghino l’uso delle braccia, coinvolgendo perciò più fasce muscolari. Da non sottovalutare il tipo di resistenza, quella magnetica è solitamente presente su bike meno costose, quella elettromagnetica e ad aria fanno lievitare il prezzo, ma sono anche più comode; fattori da considerare sono inoltre la presenza o meno di computer multifunzione, porta bottiglie, pedali con cinghie regolabili, cardiofrequenzimetro. Molto comoda, poco spaziosa e ricca di optional è invece la upright bike, mentre le minibike elettriche, costituite dai soli pedali, sono perfette per un lavoro riabilitativo.