Biografia di Bette Midler

Sono in molti gli artisti che hanno provato a cimentarsi in più forme d'arte. Tantissimi i cantanti che hanno provato a recitare e viceversa. Ma quasi tutti hanno fallito, tornando a rifugiarsi nello spazio che il proprio talento gli consentiva. Bette Midler è una delle poche eccezioni. Ottima voce, grande attrice, è tra i pochi a potersi vantare di aver raggiunto la vetta sia nel canto che nella recitazione.

Biografia

Bette Davis Midler nasce ad Honolulu nelle Hawaii il 1 dicembre 1945. Deve il suo strano nome alla madre, grande estimatrice di Bette Davis. Trascorse l'infanzia sull'isola Hawaiana, tra gli studi all'University of Hawaii ed un lavoro in una fabbrica di inscatolamento d'ananas. A 21 anni ottenne una piccola parte nel film "Hawaii" di George Roy Hill, sufficiente a schiarirle le idee sul futuro. Nel 1967, infatti, si trasferì a New York dove frequentò i corsi dell'Actor's Studio. Iniziò anche a cantare nei locali off broadway per pagarsi le lezioni di recitazione e, paradossalmente, proprio dalla musica arrivarono i primi successi. Ma anche i primi dolori. Nel 1969 sua sorella Judy, giunta a New York per ascoltare Bette nello spettacolo "Il violinista sul tetto", fu investita da un taxi ed uccisa. Bette riversò tutte le energie sul lavoro e finalmente nel 1972 giunse il suo primo grande successo musicale con l'album "The Divine Miss M", con il quale vinse un Grammy come miglior nuovo artista. Con il secondo album pubblicato nel novembre 1973 con il titolo "Bette Midler", confermò il suo successo ed ottenne la copertina di Newsweek. Grazie alla popolarità ottenuta nella musica, Bette si decise a debuttare nel mondo del cinema nel 1979 e lo fece interpretando Janis Joplin nel film drammatico "The Rose". La sua intensa interpretazione della cantante rock morta d'overdose a 27 anni, le fruttò una prima nomination ai premi Oscar. Da sottolineare che, nel film, Bette Midler reinterpreta tutte le canzoni di Janis Joplin con la propria voce. Forse scossa dal successo, Bette cade in depressione, dalla quale riesce ad uscire solo nel 1986 dopo la nascita della prima figlia. Aiutata anche dalla musica (nel 1985 partecipa al progetto USA for Africa interpretando con altri la canzone We are the world), inizia a riprendere confidenza con il cinema, interpretandomuna serie di commedie che ebbero un buon successo di pubblico, fino ad ottenere la seconda nomination all'Oscar per il film "For the boys" del 1991. Da allora ha alternato commedie di successo e venduto circa 15 milioni di album.

Lavori

The Rose
Su e giù per Beverly Hills
Spiagge
Il club delle prime mogli
What women want