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Borsa Italiana: l'accordo con ABI per favorire le quotazioni

L’articolo esamina l’intesa “IPO Bank Facily” siglata tra L’Associazione bancaria italiana (ABI) e Borsa Italiana riguardo la concessione di linee di credito a imprese neo-quotate.

Per le PMI (piccole e medie imprese) un’opportunità concreta di crescita

L’accordo raggiunto tra l’associazione bancaria italiana e la borsa italiana va a impreziosire e implementare l’accordo quadro del 2010 volto a promuovere la quotazione nella borsa valori come strumento di crescita per le piccole e medie imprese. L’offerta pubblica iniziale (IPO) consente l’offerta al pubblico dei titoli di una sociètà che vuole accedere per la prima volta al mercato azionario (stock market). Tale operazione dà la possibilità di aprirsi a un pubblico più diffuso e reperire preziosi mezzi finanziari che andranno ad aumentare il capitale sociale dell’impresa, nel caso in cui vengano sottoscritte nuove azioni, o a generare liquidità immediatamente disponibile nel caso in cui vengano cedute le azioni già esistenti dei soci controllanti. L’accordo prevede che le società che si quoteranno in borsa potranno usufruire di linee di credito specifiche e privilegiate nella misura di un multiplo fino a due volte il capitale raccolto sotto forma di offerta pubblica.

Adesione delle banche, requisiti delle imprese beneficiarie e caratteristiche del finanziamento

All’iniziativa hanno aderito i maggiori gruppi bancari italiani. Le imprese che potranno usufruire dei benefici creditizi per accelerare la propria crescita nella fase immediatamente successiva la quotazione in borsa dovranno essere state ammesse alla negoziazioni nel mercato azionario da meno di 24 mesi a decorrere dalla domanda di finanziamento. Il credito concesso dovrà essere destinato ai nuovi investimenti, materiali e finanziari. Tale finanziamento privilegiato a medio e lungo termine non potrà superare il limite del fabbisogno dell’investimento, dovrà essere coerente con il capitale raccolto e con il debito di impresa e non potrà sostituire debiti contratti precedentemente. Tutto ciò nell’ottica di mantenere un’equilibrata struttura finanziaria dell’impresa in seguito alla quotazione in borsa. Il tipo di operazione effettuata sarà determinante nello stabilire la durata del prestito. Le stime relative alle operazioni di quotazioni possibili prevedono che nei prossimi tre anni le risorse aggiuntive che le banche potrebbero mettere a disposizione in seguito a questa intesa ammontino a circa un miliardo di euro. Le news di borsa e mercati azionari riguarderanno un numero sempre maggiore di imprese, le quotazioni dei titoli verranno visualizzate sui portali più frequentati come It.finance.yahoo e finanza.it. e tra qualche anno l’indice di borsa MIB 30 potrebbe includere titoli di società che si affacciano adesso al mercato azionario.

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