Cessione del quinto dello stipendio, definizione e normativa di riferimento
Aspetti normativi dell'istituto.
Aspetti civilistici della cessione del quinto
Sono diverse le modalità con cui gli istituti di credito erogano dei prestiti personali. Oltre al mutuo, esistono l'apertura di credito (il fido) e l'anticipazione bancaria.
Nel linguaggio comune si usa il termine mutuo per indicare il finanziamento concesso per l'acquisto della casa, mentre si parla di prestito personale per indicare un finanziamento di più modesta entità o finalizzato al consumo.
Tecnicamente qualsiasi forma di prestito è un mutuo in quanto con il contratto di mutuo sorge un'obbligazione.
L'istituto del mutuo è un contratto reale che si perfeziona con la consegna di una determinata somma, qualsiasi forma di prestito è quindi un rapporto obbligatorio in cui vi sono due soggetti: il creditore ( soggetto attivo) e il debitore (soggetto passivo).
Ciò che garantisce il creditore nel mutuo immobiliare è l'ipoteca, mentre nella cessione del quinto è lo stipendio o la pensione.
La cessione del quinto è pertanto quella forma particolare di prestito personale in cui il debitore cede una parte dello stipendio (o della pensione) a favore del creditore.
La cessione di un quinto dello stipendio scongiura l'inadempimento in quanto il rispetto dell'obbligazione è garantito dallo stipendio e da un soggetto terzo ( il datore di lavoro) che effettua il bonifico della rata a favore del creditore.
Al contrario nelle forme ordinarie di prestito personale, l'inadempimento può essere causato da diverse ragioni come ad esempio l'incapacità finanziaria o la negligenza.
Semplificando possiamo definire la cessione del quinto come un prestito garantito esente dal rischio di mora.
La normativa
Il DPR 5 gennaio 1950 n.180 riservava la cessione del quinto ai soli dipendenti pubblici, solo a partire dal 2005 con la legge finanziaria n.311, anche i dipendenti privati e i pensionati possono avere accesso al finanziamento della cessione del quinto.
L'art. 5 della legge 180/50 specifica che la durata della cessione del 5° dello stipendio , non può superare i 10 anni.
Nella legge 895 del 28 luglio 1950 viene inoltre definito che, nella determinazione del quinto, lo stipendio deve essere inteso al netto delle ritenute.
La cessione del quinto può essere richiesta da qualunque soggetto che abbia uno stipendio o una pensione a prescindere dal fatto che sia protestato o che risulti segnalato come cattivo pagatore.
Per conoscere l'ammontare della rata di un finanziamento di cessione del quinto dello stipendio, si può richiedere un preventivo online a un mediatore creditizio come ad esempio Prestitionline.it.
Riferimenti normativi:
- D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180;
- D.P.R. 28 luglio 1950, n.895;
- Legge 30 dicembre 2004, n.311;
- Legge 14 maggio 2005, n.80;
- Circolare 3 giugno 2005, n. 21 del Ministero dell'Economia e delle Finanze.