Cofanetto Spike Lee (3 DVD): recensione dei contenuti
“…La storia che l'amore supera ogni cosa, regge solamente nei film di Walt Disney. Io ho sempre odiato i film di Walt Disney…” (dal film "Jungle Forever").
Il cofanetto
Il prodotto contiene 3 DVD ed ha per titolo “3 Spike Lee Joints”. I films contenuti sono rappresentativi di quegli anni ’90 in cui il regista divenne icona dell’integrazione razziale negli Stati Uniti, battendosi senza ipocriti proclami né falsi vittimismi, per la comunità afroamericana alla quale è fiero di appartenere. I tre film del cofanetto sono tappe importanti di questo percorso ideologico e sociale, quasi che l’uno sia il naturale prosieguo ed approfondimento dell’altro, nell’intento di percorrere quella strada lungo la quale il suo cinema rappresenterà momento di riflessione oltre che di denuncia aperta e di dialogo sostenibile.
I tre film
L’autore di grandi film come “La25a ora”, “Miracolo a sant’anna”, “Malcom X”, ha realizzato anche film forse non eccessivamente popolari qui in Italia ma che rappresentano il terreno sul quale ha costruito la sua visione della società statunitense. In questi film Spike Lee ha preferito addentrarsi nei problemi, con sincera franchezza, riconoscendo alle parti in causa, bianchi e neri, colpe e negligenze, con lucidità, tanto da poter essere accettato come osservatore oggettivo dei disagi interraziali e di ciò che da essi deriva.
Le pellicole contenute nel cofanetto sono:
•“Fa la cosa giusta” del 1989, dove Lee affronta con maturità, senza incedere nella retorica, il problema dell’integrazione fra afroamericani e italoamericani. All’interno di una pizzeria situata in un quartiere a maggioranza nera, si crea della tensione con il proprietario di origini italiane. Dalla sua esagerata reazione si scatenerà tutta l’ostilità che a stento era trattenuta. Nessun lieto fine, solo la realtà cruda dello status quo. Un affresco che fece molto discutere. Superba la colonna sonora con musiche di Bill Lee, padre del regista.
•“Jungle Fevers” del 1991 dove continua l’indagine sulle subculture statunitensi. Ancora una volta neri ed italoamericani a confronto. Un architetto di colore, sposato, con figli ed un fratello tossicodipendente, si innamora della segretaria italiana. Le due famiglie osteggiano la vicenda ed i novelli Romeo e Giulietta divengono simbolo di scontro tra due razze e due culture. Nel vortice della vicenda, l’atteggiamento di aperta e dura condanna per la droga.
•“Clockers” del 1995. Dell’uccisione di un proprietario di fast-food viene incolpato un nero, padre di famiglia. Sarà uno dei poliziotti intervenuti, bianco ed anch’egli anziano, che concentrerà i suoi sospetti sul figlio dell’accusato, spacciatore di droga pesante. Ancora una volta tensioni interrazziali, droga e, come unica e sola risorsa disponibile, il buon senso, che sembra essere l’ultima sottile speranza rimasta per ricomporre le fila di una situazione sociale esplosiva e fuori controllo.