Come aprire un'attività: info utili

Aprire una nuova attività in cui saremo i protagonisti assoluti della gestione, del marketing e delle decisioni concernenti lo sviluppo, rappresenta un momento entusiasmante e pieno di speranze. Bisogna però ricordare che ci vuole un po' di prudenza, di studio preventivo del territorio e di adempimenti burocratici. Questa breve sintesi vuole essere, almeno in parte, una guida al percorso che attende chi opta per questa scelta.

Primi orientamenti e business-plane

Se abbiamo deciso di lavorare in proprio e puntare sulle nostre capacità dobbiamo scegliere se vogliamo investire un ingente capitale nostro, o appoggiarci a società di franchising, alcune delle quali sul mercato da parecchi anni. Queste società, oggi, investono non solo nei campi tradizionali del franchising, ma anche nelle tipologie commerciali più diverse, quindi, se intenzionati, è sufficiente contattare la casa madre e proporsi. Bisogna comunque calcolare che la casa madre metterà a disposizione la sua esperienza, eventuale formazione e un brand conosciuto, ma chiederà un fee di ingresso e proporrà un contratto che dovrà essere valutato e nel quale è opportuno richiedere che sia inserita la clausola della esclusività della zona. Attualmente, comunque, l'attività in franchising è la meno rischiosa. Se invece vogliamo fare da soli dobbiamo studiare la possibilità del territorio di assorbire proficuamente la nostra attività commerciale, trovare i locali e scegliere gli arredi. Per questi ultimi è meglio servirsi di un'azienda di arredi per negozi che disponga anche di un servizio di progettazione di interni. Infatti sono molte le aziende che propongono un servizio di architetti in aiuto alla progettazione degli spazi e all'allestimento, evitando di incorrere, così, nei macroscopici errori del "fai da te". Comunque che si voglia aprire un'agenzia, un B&B, o una qualunque attività ci sono delle pratiche da espletare, anche se la prima è redigere un buon business-plan.

Attività da espletare

Per aprire la nostra attività commerciale dobbiamo essere in possesso dei requisiti morali, cioè essere incensurati e se l'attività riguarda il settore alimentare bisogna possedere anche i requisiti professionali che si ottengono tramite la partecipazione a un corso della Camera di Commercio. Dal 29 marzo 2011 la Comunicazione Unica è l'unico adempimento obbligatorio da osservare sia per via telematica, sia su supporto informatico attraverso la Camera di Commercio: i destinatari sono l'Agenzia delle Entrate, il Registro delle Imprese, l'INPS , l'INAIL e l'Albo degli Artigiani.
Esiste comunque un manuale di attività economiche in base al quale si conosce se l'impresa che si intende avviare è libera o se necessitano autorizzazioni: questo per evitare il rischio di dichiarare un inizio di attività senza avere maturato i requisiti.
È necessaria, poi, l'apertura della partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate.
Per l'attività è necessario, inoltre, aprire un conto corrente.