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Come è fatta l'erba sintetica?

L'erba sintetica, per la sua praticità, ha ormai un vasto utilizzo in diversi settori. Nell'ambito sportivo per ciò che riguarda i campi da gioco: calcio, da calcetto, di hockey su prato, di tennis; nell'ambito paesaggistico e decorativo relativamente all'allestimento delle aree gioco per i bambini, di bordi piscina, terrazze e aiuole pubbliche.

Per un fondo pratico e resistente

Ma come viene prodotta l'erba sintetica? I filati, per mezzo di un particolare telaio, vengono inseriti su una base di tessuto la cui parte posteriore viene spalmata di un composto in lattice. Il tutto passa attraverso un forno apposito (vulcanizzazione) affinché i filati aderiscano definitivamente al tessuto primario, senza rischiare che in futuro, una volta sottoposti a urti e sfregamenti, si possano staccare. Tra i fili che compongono i nostri campi in erba artificiale viene inserito l'intaso che secondo un decreto legge recente deve essere costituito da materiali ecologici (sabbia, cocco, sughero e caucciù naturale) per evitare i problemi nati da un intaso creato con gomma che favoriva il ristagno di sostanze altamente cancerogene. L'intaso è utile alla stabilizzazione, all'assorbimento degli choc (ad esempio il rimbalzo del pallone) e a mantenere nel tempo, il pelo dritto (resilienza). Inoltre, l'erba sintetica è trattata per evitare lo sbiadimento del colore nonostante la sua esposizione alla luce e ai raggi solari. Particolari procedimenti vengono effettuati anche sulla struttura del sottofondo in modo tale che, con il sopraggiungere di forti precipitazioni e in generale con le intemperie invernali, il campo possa resistere alla formazione di fastidiose pozzanghere e sia utilizzabile anche nei mesi più freddi.
E se un campo o un rivestimento in erba sintetica inizialmente richiede un investimento sostenuto rispetto ad uno in erba naturale, ci si accorgerà ben presto che l'acquisto fatto aumenterà il suo valore con il trascorrere del tempo. A bilanciare la spesa originaria saranno le pratiche di manutenzione poco frequenti e poco dispendiose, questo indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. Uno dei trattamenti periodici che si devono fare su un campo sintetico è sicuramente la spazzolatura che è utile a mantenere il manto con le fibre erette, come quando lo si è acquistato. Anche se la manutenzione dell'erba artificiale non è impegnativa, non bisogna dimenticare di effettuare i procedimenti minimi affinché il suo buono stato si mantenga il più possibile nel tempo. La durata media di un campo di calcio a 11 ben curato, si aggira attorno agli 8/10 anni.

Aspetti positivi

Scarsa manutenzione; ideale per chi soffre di allergie; non richiede l'utilizzo di fertilizzanti chimici o simili

Aspetti negativi

In estate il manto erboso si scalda con il calore, diversamente dall'erba naturale

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